Da un po' di tempo a questa parte ho approfondito un po' pratiche meditative e concetti come la meditazione e la consapevolezza.
Provo a darne una descrizione con un raccontino.
Quando, nel soggiornino del mio appartamento mi apposto davanti al mixer ed ai piatti e comincio a mettere un po' di dischi, possono succedere due cose:
- Comincio col primo che mi viene in mente, me lo ascolto proprio con gusto e poi metto il successivo, e poi un altro ed un altro ancora e senza che me ne accorga passa un'ora abbondante. Magari qualche errore l'ho fatto, ma nel complesso sento di aver fatto scintille. ed in ogni caso me la sono goduta ed ero totalmente ispirato.
- Oppure comincio pensando che dovrò registrare un bel set, che non dovrò fare errori e che dovrò evitare alcuni dischi e dovrò invece metterne degli altri. Solitamente queste session si concludono dopo un quarto d'ora con il sottoscritto che impreca violentemente contro se stesso ed il mondo intero.
La differenza sta nel fatto che nel primo caso sono in uno stato meditativo di flusso nel quale mi godo il momento presente. Sono talmente immerso nel momento presente da non percepire più il tempo, da non avere più pensieri e da vivere pienamente ciò che sto facendo seguendo l'ispirazione. Nel secondo caso invece la mia attenzione è concentrata verso l'obiettivo (cioè nel futuro) e la mia testa piena di pippe mentali.
Gli antichi saggi chepiùsagginonsipuò lo chiamerebbero così: stare nel qui ed ora.
Gli antichi saggi chepiùsagginonsipuò lo spiegherebbero così: l'importante non è la meta, ma il viaggio.
molto giusto, soprattutto in campo musicale.
RispondiEliminaa proposito: http://www.eckharttolle.com/books/now/
Ciao Sale, grazie! Grande Eckhart Tolle, ho letto qualcosina ed ho pure regalato Il Potere di Adesso a Pol :D
RispondiElimina