Come ho già detto, da un po' di tempo mi sono avvicinato alla pratica della meditazione. è successo per una serie di motivi disparati e concomitanti.
Così, durante le mie ricerche per capirci qualcosa di più, ad un certo punto sono incappato in una descrizione scientifica della faccenda.
In sostanza nell'ambito delle neuroscienze è stata individuata l'attività elettrica del cervello ed, attraverso grafici, è stata rappresentata così:
ONDE BETA (14-30 Hz): sono caratteristiche dello stato di veglia e di vigilanza. Le più frequenti nello svolgimento delle azioni quotidiane.
ONDE ALFA (8-14 Hz): sempre stato vigile, ma rilassato. Ad esempio nei momenti di concentrazione o di introspezione.
ONDE THETA (4-8 Hz): sono quelle che delinenano la meditazione profonda, gli stati ipnotici o anche visualizzazioni intense.
ONDE DELTA (0,5-4 Hz): sono le onde tipiche del sonno profondo, nel quale la mente conscia scompare ed emerge l'inconscio.
Durante la giornata accade di produrre un po' tutte queste onde e naturalmente non ci si fa troppo caso.
Quindi, durante la giornata si passa spesso da uno stato di coscienza all'altro e con la pratica della meditazione si impara a traghettare la propria attività cerebrale verso le onde theta così da entrare in uno stato particolare di coscienza, che presenta un sacco di benefici (ad esempio nella riduzione dello stress,nella sincronizzazione degli emisferi cerebrali, nell'equilibrio emotivo e blablaaltrecose...).
ecco. dopo questa "scoperta" fu tutto più chiaro.
Se non altro a livello teorico.
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