Negli anni d'oro del primo Link io ero ancora decisamente pischello e 'gnorante, di conseguenza non ebbi mai modo di andarci e di viverlo.
L'ho vissuto attraverso racconti ed ora lascio più sotto un paio di articoli, scritti in occasione del ventennale celebratosi recentemente (qui qualche foto dell'evento), che dipingono perfettamente la realtà unica ed irripetibile del Link.
L'ho vissuto attraverso racconti ed ora lascio più sotto un paio di articoli, scritti in occasione del ventennale celebratosi recentemente (qui qualche foto dell'evento), che dipingono perfettamente la realtà unica ed irripetibile del Link.
"Al Link ti muovevi fra sale (quattro, cinque, sei… a seconda delle serate) e sapevi che trovavi ogni volta qualcosa di super-interessante, avanguardistico, ad altissimo livello. Il Link era il posto dove Aphex Twin arrivava ed era una star, anche quando in Italia lo conoscevano in pochi. Era il posto dove arrivava Jeff Mills e suonava assieme agli Underground Resistance dopo secoli. Era il posto dove i Pan Sonic erano di casa, dove la Planet Mu era pane quotidiano per tutti, dove arrivava James Lavelle ai tempi del primo UNKLE (quando era ancora una semi-divinità, insomma) e dove trovavi anche i gruppi “minori” della Warp che però poi, quando li vedevi live, ti cambiavano la vita (per chi scrive, il pensiero va subito ai Red Snapper: di concerti ne avrò visto centinaia, se non forse migliaia, ma la botta data dai due live degli Snapper è ancora adesso fra i ricordi più vividi ed indelebili)."
XXLink – Ventennale del Link (da Zero)
"Tutto era il risultato della voglia di far conoscere, al melting pot sociale che viveva quegli spazi, mondi d’intrattenimento diversi da quanto normalmente si vedeva in giro; mondi svincolati da ogni tipo di calcolo e legati solo dalla voglia di produrre qualcosa che nessun altro in Italia facesse."
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