martedì 31 dicembre 2013

Lontano dal pensiero

La vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?
Totò




Ultimamente ho imparato a smettere di pensare... persone che mi conoscono probabilmente adesso vorrebbero obiettare "ma quando mai hai imparato a pensare?!" e va bene: non sono mai stato un genio, ok. Però ora intendo un'altra cosa.

Quando si medita si pone l'attenzione sulle proprie sensazioni, capita poi che arrivino dei pensieri o delle immagini ed allora li si osserva anche quelli mentre passano. tutto questo sospendendo il giudizio.
Avviene un vero e proprio distacco dai propri pensieri (ma proprio tutti, belli e brutti), così che la meditazione diventa una pausa che la mente concede a se stessa – al continuo intercalare involontario che identifica, interpreta e giustifica – sino a raggiungere il silenzio. Ciò viene spesso indicato con l'espressione "disidentificazione dai propri pensieri"... io ho sempre trovato questa espressione un po' criptica, ma poi ho capito che il termine è azzeccato poichè "identificarsi" significa "considerarsi tutt'uno con qualcosa".
E' un'esperienza e va vissuta non può essere compresa razionalmente. è un po' come quando si guarda un film alla TV ed ad un certo punto si distoglie lo sguardo dallo schermo e si "ritorna alla realta" ed allora la "realtà" dentro al film appare come una semplice sequenza di immagini e suoni e nulla più.

Si coglie quello che è semplicemente percepito dai sensi (e che per me è stato come scoprire una nuova realtà) in maniera distinta da ciò che la mente elabora: giudizi, interpretazioni, ipotesi, convinzioni che costituiscono quasi una realtà virtuale a sè stante (qualcuno ha detto Matrix? :) ).
Per quanto mi riguarda è un'esperienza unica: percepire il mondo circostante alleggerito un po' da pensieri e giudizi, provando spesso meraviglia o sorpresa per piccole cose che normalmente sarebbero invisibili.

In sostanza, quello che voglio dire con questa zuppa di post è che sono sempre più convinto che la contemplazione sia la forma più alta d'intelligenza.

La meditazione è l’unico tempio in cui, quando entri, sei davvero all’interno di un tempio.
Osho

PS: dal momento che io mi limito a raccontare la mia esperienza, ho pensato di lasciare questo link di approfondimento in cui il tema è affrontato in maniera più scientifica ed in cui sono presenti un'infinità di informazioni interessanti.

Image Credit: Phantasma Deluxe

sabato 14 dicembre 2013

MIXING ON AIR - 14.12.2013

Stasera sarò qui a mettere un po' di musica:



14 Dicembre 2013
18.30 - 22.00
Studio fotografico Ottavio Tomasini
Via dell'argine 56, Brescia

sabato 7 dicembre 2013

Playlist 07.12.2013

HARRY NILSSON - PUT THE LIME IN THE COCONUT

PEGGY LEE - FEVER

ETTA JAMES - IN THE BASEMENT
And if a storm is taking place, you can jam and still be safe 
In the basement, down in the basement

HIGAMOS HOGAMOS - INFINITY PLUS ONE


BERNARD PARMEGIANI (27 October 1927 − 21 November 2013)


venerdì 15 novembre 2013

A lil' playlist...

... enjoy



ELECTRONICAT - DANS LE BOIS

SUICIDE - GHOST RIDER

THE FLYING LIZARDS - MONEY

DAS KABINETTE - THE CABINET

ASHRA - MIDNIGHT ON MARS

photo credit: pablokdc via photopin cc

martedì 5 novembre 2013

al lustrascarpe



l'equilibrio è garantito dalle lumache che
si arrampicano sugli scogli di Santa Monica;
la fortuna consiste nell'andarsene per la Western Avenue
e avere le ragazze della casa
d'appuntamenti che ti urlano: << Ciao dolcezza! >>
il miracolo è avere 5 donne che ti amano
quando hai 55 anni,
e il bello è che sei in grado di amarne
una sola.

il dono è avere una figlia più gentile
di quanto tu non sia, il cui sorriso sia
più buono del tuo.
la pace viene dal guidare una
Volkswagen blu del '67 lungo le strade come
un teenager, alla radio The Host Who Loves You
Most, viene dal sentire il sole, dal ronzio tranquillo
del motore rifatto
quando sgusci nel traffico.
la grazia è saper amare la musica rock
la musica sinfonica, il jazz...
qualunque cosa contenga l'energia originaria
della gioia.

e la probabilità che ritorna
è la fase calante della tristezza profonda
quando non riesci a sollevarti
chiuso tra mura a ghigliottina
rabbioso al suono del telefono
o al rumore di qualcuno che passa;

ma l'altrà probabilità -
l'euforia melodiosa che inevitabilmente segue -
fa sembrare la cassiera
del supermercato uguale
a Marilyn
a Jackie prima che beccassero il suo innamorato di Harvard
alla ragazza del liceo che tutti seguivamo
fin sotto casa

ecco quel che ti aiuta a credere
in qualcosa oltre alla morte:
qualcuno che si avvicina in auto nell'altro senso
lungo una strada troppo stretta,
e lui o lei si spostano per lasciarti
il passo, o il vecchio lottatore Beau Jack
che lucida scarpe
dopo aver dilapidato il gruzzolo
in feste
donne
e piattole,
e sospira, soffia sul cuoio,
lavora di straccio
alza gli occhi e dice:
<< che diavolo, per un po' ho avuto
la vita in pugno
meglio di niente >>.

mi sento amaro a volte
ma il sapore è stato spesso
dolce. solo che avevo paura
di dirlo. è come quando
la tua donna ti chiede:
<< dimmi che mi ami>>, e
tu non ci riesci.

se mi vedrai ridere dalla
mia Volkswagen blu
passare al giallo
guidare diritto nel sole
allora sarò stretto
tra le braccia di una
vita pazza
pensando ai trapezisti
ai nani dagli enormi sigari
a un inverno russo dei primi '40
a Chopin col suo sacchetto di terra polacca
a una vecchia cameriera che mi porta
una tazza di caffè gratis e portandomela
ride.

mi piace più che tu non creda
la tua parte migliore.
gli altri non contano
se non perchè hanno dita e teste
e qualcuno ha occhi
e quasi tutti hanno gambe
e tutti hanno
sogni brutti o belli
e una strada da fare.
la giustizia è ovunque e funziona
e le mitragliatrici e le rane
e le siepi te lo
diranno.



tratta da:
"L'amore è un cane che viene dall'inferno"
Charles Bukowski


photo credit: Charles16e via photopin cc

lunedì 28 ottobre 2013

Lou Reed: New York, 2 marzo 1942 – Long Island, 27 ottobre 2013

Dopo un'intera giornata di sbattimenti, finalmente ho un po' di tempo per riascoltare qualche sua canzone.
RIP.







giovedì 24 ottobre 2013

PLAY WITH YOUR FUCKIN HEAAART!!

Quando e come è potuto succedere che la mediocrità sia diventata la regola nel mondo del clubbin?
Personamente non ascolto musica perchè è carino: ma perchè ho bisogno di ritmo e melodia, suoni e pulsazioni che trasudino passione e poesia. E per fortuna c'è ancora la possibilità di festeggiare come si deve per chi non può proprio adeguarsi agli standard.

RANDOM è la serata che Peak Nick conduce qui a Brescia, al Lio e ne ho già parlato. ora si riparte :


SABATO 26 OTTOBRE 2013
LIO BAR

“A JAPANESE RESEARCHER, WHOSE NAME ESCAPES ME, STUDIED THE EFFECT THAT SOUND WAVES HAVE ON WATER PARTICLES. HE PUT TWO SPEAKERS IN A BATHTUB PLAYED DIFFERENT TYPES OF MUSIC, GREGORIAN CHANTS AND CELTIC MUSIC KEPT THE WATER IN PERFECT SHAPE, WHILE ROCK MUSIC SMASHED THE WATER PARTICLES AND CREATED MORE DISORDER IN THE WATER THAN ANY OTHER TYPE OF MUSIC”

PEAKNICK DJ ALL NIGHT LONG




Per quanto riguarda me, invece, potete trovarmi domenica in Osteria Croce Bianca. Più o meno dalle 18.


DJ R
OSTERIA CROCE BIANCA
27.10.2013


PS: Sembrerebbe un buon programma per il weekend... o sbaglio? ;)
PPS: i miei dj set sono un po' datati ma ultimamente non sono riuscito a registrare niente di pubblicabile... checcevoletefa?! :)

mercoledì 16 ottobre 2013

Otto Von Schirach Dj set!!!



Oggi ho scovato questo Dj set di Otto Von Schirach.
Stiloso ed eclettico con perle rare del passato e bombe moderne... proprio come piace a me.
E con lo stile folle che lo contraddistingue.

Like it or not,
one thing is certain—no one can accuse 
Otto Von Schirach
of not being exactly who he is.



lunedì 7 ottobre 2013

A proposito di Punk e Post-Punk...

... oltre a Control, vi sono 2 film/documentari che meritano di essere guardati:

24 HOURS PARTY PEOPLE



racconta la leggendaria storia dell'etichetta musicale Factory Records, e del suo fondatore Tony Wilson.

***

KILL YOUR IDOLS


riguarda la no-wave e la scena musicale di New York, dalla fine dei 70 ai giorni nostri, con interviste ai Suicide, Lydia Lunch, Glenn Branca, DNA, Sonic Youth, Swans, Foetus, Yeah Yeah Yeahs, Liars, A.R.E. Weapons, Gogol Bordello, Flux Information Sciences e Black Dice.

enjoy!

domenica 29 settembre 2013

mercoledì 25 settembre 2013

Milton Erickson - La mia voce ti accompagnerà

Milton Erickson è stato uno psichiatra, psicologo e terapeuta statunitense. Ma più di tutto era un grande ipnotista, un grande innovatore.


Ora, io mi sono ritrovato a leggere questo libro di Erickson ed ad essere incuriosito per l'ipnosi fondamentalmente perchè anni fa mi ero interessato dei meccanismi di funzionamento dei mass media, della propaganda moderna e del marketing. E in questi ambiti l'ipnosi così come altri raffinatissimi strumenti comunicativi e psicologici sono utilizzati a tonnellate.
Non solo, interessandomi di meditazione capitava spesso di imbattermi nell'ipnosi. D'altra parte le due hanno sicuramente qualcosa in comune (e forse, un giorno, se mi vorrò fare del male, tenterò l'impresa di scrivere un post su questo tema).
Inoltre, ho capito che l'ipnosi è uno strumento che permette di entrare in comunicazione con una parte profonda di sè stessi.

Il modo di fare terapia di Erickson non si serviva solamente dell'ipnosi ma spesso faceva uso di istruzioni apparentemente folli e senza senso oppure racconti a volte bizzarri ma che innescavano cambiamento nell'interlocutore, gli aprivano la mente a nuove intuizioni.
Ed infatti la lettura di questo libro, che è una raccolta dei suoi aneddoti e racconti terapeutici, mi ha spaccato la testa :D .

Ho scelto qualche racconto da riportare qui sul blog.



***
L'occhio innocente

   Quando pensiamo al vedere le cose con occhi nuovi, come per la prima volta, ci tornano in mente alcune note tecniche di meditazione. Ne Il libro dei segreti, Bhagwan Shree Rajneesh descrive un sutra nel quale la tecnica è la sguente: "Guardate una bella persona o un qualunque oggetto come se fosse la prima volta che lo vedete". Rajneesh sottolinea che abbiamo preso l'abitudine di non vedere gli oggetti familiari, gli amici, la famiglia. "Dicono che non c'è niente di nuovo sotto il sole. In realtà, non c'è niente di vecchio sotto il sole. Solo gli occhi diventano vecchi, abituati alle cose; allora niente è nuovo. Per i bambini ogni cosa è nuova: è per questo che ogni cosa li eccita...". Rajneesh termina il capitolo con le parole: "Guardate con occhi nuovi, come se fosse la prima volta... Ciò darà nuova freschezza al vostro sguardo. I vostri occhi diventeranno innocenti. Occhi così innocenti sono in grado di vedere. Occhi così innocenti sono in grado di penetrare nel mondo interno".
   [...] L'importanza di guardare con occhio limpido, 'aperto', è sottolineata sia in questo capitolo che nel successivo: "Osservare: notare le differenze". La differenza principale è che, in quest'ultimo, i racconti forniscono esempi di una visione 'educata' alla limpidezza, che si serve dell'esperienza per interpretare i dati della realtà.

Pensare come i bambini

   Come possiamo imparare a pensare di nuovo come i bambini e a ritrovare un po' di creatività?
   Osservate i bambini piccoli. La mia figlia minore ha fatto il college in tre anni, ha preso il diploma nel quarto anno e ha finito la scuola di Medicina in altri due anni e nove mesi. Quando era molto piccola faceva sempre dei disegni, e mentre disegnava diceva: "E' difficile fare questo disegno. Spero di finirlo presto, così saprò cos'è che sto disegnando".
   Osservate i bambini piccoli quando disegnano. "E' una stalla? No, è una mucca. No, è un albero". Il disegno è qualsiasi cosa loro vogliono che sia.
   La maggior parte dei bambini piccoli ha una buona immaginazione eidetica, e alcuni hanno dei compagni di gioco immaginari. Possono fare una festa, che possono tramutare in un gioco nel frutteto. Poi possono tramutare quella festa nel frutteto in una caccia alle uova di Pasqua. I bambini sono molto ignoranti, così hanno molto spazio per tramutare le cose.
   In stato di trance, avete al vostro servizio miliardi di cellule cerebrali che ordinariamente non utilizzate. E i bambini sono molto onesti. "Non mi piaci", là dove voi direste: "Piacere di conoscerla".
   In società, voi seguite degli schemi molto precisi, senza rendervi conto che state ponendo dei limiti al vostro comportamento. Nella trance ipnotica, siete liberi.

***

Osservare: notare le differenze

   In questo capitolo, Erickson non si limita a evidenziare l'importanza dell'osservare e del notare le differenze, ma fornisce ance diversi esempi della creazione di situazioni tali da permettergli di osservare certi fenomeni, dai quali ricavare rilevanti informazioni. In altre parole, nel caso in cui il paziente stesso non si comporti in modo da collaborare o fornire informazioni (come fa il paziente de "Lo psichiatra giusto"), Erickson crea una situazione che faciliti tale comportamento. Di solito chiamiamo 'test' queste situazioni che noi stessi creiamo.
   [...] Nei racconti che seguono, l'osservazione è connessa al giudizio e all'esperienza.

Una gradazione di verde diversa

   Mandai uno dei miei pazienti, un eroinomane, a sedersi sul prato fino a che non fece una fantastica scoperta! Era un allergologo e aveva una fenomenale percezione dei colori. Dopo circa un'ora e mezza che se ne stava seduto sul prato, entrò di corsa in casa e mi disse: "Ma lo sapeva che ogni filo d'erba ha una gradazione diversa di verde?". E me li sistemò davanti dal più chiaro al più scuro. Era talmente sorpreso! La quantità di clorofilla varia da foglia a foglia. La clorofilla varia secondo la piovosità della stagione, secondo la fertilità del suolo.
   Un'altra volta, lo feci sedere sul prato con la faccia rivolta a Est. Venne dentro e disse: "Il cipresso nel lotto accanto è inclinato verso il sole, pende verso Sud. Ho fatto il giro e ho guardato e ho scoperto che nel prato lei ha cinque cipressi, e che pendono tutti verso Sud".
   "L'ho scoperto la prima volta che sono venuto a Phoenix, girando per la città, verificando la cosa", dissi io. "La prima volta che ho visto una pianta eliotropica la cosa mi ha stupito. Di solito uno pensa che gli alberi crescano su dritti. E una pianta eliotropica! Guardando un girasole si può dire che ora è".
   Avete mai sentito parlare di una aiuola-orologio? Mia nonna aveva un'aiuola-orologio. I convolvoli si schiudevano di prima mattina, certi altri fiori si schiudevano alle sette, altri alle otto, altri alle nove, altri alle dieci, altri ancora a mezzogiorno. E poi c'erano le primule della sera, per esempio. Il cereus si schiude verso le dieci e mezza o le undici di sera.

   L'allergologo, esercitato a distinguere le diverse colorazioni della pelle, aveva naturalmente sviluppato anche una generalizzata capacità di percepire sottili distinzioni di gradazioni e di colore. Naturalmente, mentre opportunamente parla dell'importanza di osservare i fenomeni naturali, Erickson ogni tanto presenta delle suggestioni di 'apertura'. I suoi commenti servono da suggestione postipnotica, cosicchè ogni qualvolta l'ascoltatore vede una pianta eliotropica o delle primule della sera, farà associazioni sulla 'apertura'. Come conseguenza, può reagire con un'apertura, non solo percettiva, ma anche emotiva.

***
Imparare per propria esperienza

Avere sei anni

   La settimana scorsa ho ricevuto una lettera da mia nuora nella quale mi parla del sesto compleanno di sua figlia. Il giorno dopo, la bambina aveva fatto qualcosa per cui la madre l'aveva sgridata e lei le aveva detto:
   "E' terribilmente difficile avere sei anni. Ho avuto solo un giorno di esperienza".

Sogni

   Quando andate a letto la sera, andate a letto per dormire... forse sognare. E nel sogno, non intellettualizzate, vivete. Avevo rifiutato di dare delle caramelle a mio figlio Lance. Gliavevo detto che ne aveva già avute abbastanza. Il mattino seguente, si svegliò molto contento. "Mi sono mangiato tutto il sacchetto", disse.
   E quando gli feci vedere che nel sacchetto c'erano ancora delle caramelle, pensò che dovevo essere uscito a comprarne altre, parchè sapeva di averle mangiate. E le aveva effettivamente mangiate, in sogno.
   Un'altra volta, Bert aveva fatto i dispetti a Lance, e Lance voleva che io punissi Bert. Io mi rifiutai. Il mattino seguente, Lance mi disse: Sono contento che hai dato una bella bastonatura a Bert, ma non dovevi usare una mazza da baseball così grossa". Sapeva che avevo punito severamente Bert. Aveva tramutato il suo senso di colpa per il fatto di desiderare che il padre punisse Bert in una critica alla severità della mia punizione. In ogni caso, gli era successo qualche cosa.
   Molti soggetti che tendono ad intellettualizzare, invece di entrare in trance, qualche sera, mentre stanno pensando ad altre cose, possono sognare di essere in trance. E, in quello stato di trance del sogno, posso fare certe cose. Il giorno successivo, vengono e mi dicono: "Ho sognato una soluzione per quel problema". La terapia consiste fondamentalmente nel fornire all'inconscio la motivazione a fare uso delle molte e svariate cose che ha appreso.

   Ci sono esperienze di tutti i tipi, e sognare è un tipo di esperienza. In questa storia, Erickson sta anche sottolineando che, se l'ipnosi può non funzionare, la terapia portebbe farlo. In altre parole, può accadere che il paziente vada a casa e completi il lavoro in un sogno. Dopo aver sentito questo racconto, a un paziente intellettualizzante può accadere di andare a casa e sognare di andare in trance.

***

Niente male eh?


domenica 22 settembre 2013

Who got the funk?



Stasera cominciano le domeniche funky in Osteria Croce Bianca.
io suonerò il 27/10, sarà domenica ma forse non funky (non solo per lo meno) :)

Enjoy


sabato 14 settembre 2013

Saggezza Wu-Tang

Nei primi anni 90 ascoltavo quasi esclusivamente roba hip hop e quando per la prima volta scoprii il Wu Tang Clan rimasi stupefatto: le rime degli mcs mi rimbalzavano nella testa e quei beats avevano un sound davvero strano ed oscuro. Ai tempi non capivo molto di ciò che raccontavano nelle canzoni ma ci capivo a sufficienza da sapere che il genio di quello stile sonoro ed una delle menti principali del gruppo era RZA.
Oggigiorno, non so bene perchè, forse è riaffiorata un parte di me di quell'epoca, sono finito al concerto del Wu Tang a Milano e mi sono preso The Wu Manual e The Tao Of Wu.



Credo che mi abbia spinto ad acquistare quei libri la volontà di conoscere più a fondo il suo mondo e capire che tipo di spiritualità e saggezza potesse trattare. Intendo dire che quello che mi sono domandato è stato:
"Come avrà fatto uno vissuto in mezzo alla povertà, alla droga ed alla violenza, costantemente in lotta per la sopravvivenza, ad aver dato importanza e tempo a certe filosofie, averle conosciute a fondo ed averne tratto una qualche utilità?"
I libri hanno dato una risposta ai miei interrogativi, in particolare The Tao Of Wu.

Leggendoli ho capito che RZA è un mite osservatore della vita che vive, trae insegnamenti dagli eventi che lo circondano e lo attraversano e coltiva con curiosità ogni stimolo che accenda una lampadina nel suo cervello. Egli racconta che fin da piccolo è entrato in contatto nei modi più disparati con varie forme di saggezza, conoscenza e religione. Narra il suo arrivo nei project newyorkesi e di come si fosse adattato alla vita nel quartiere (Avevo 17 anni ed ero una sorta di contraddizione con le gambe. Giravo in metropolitana con una enorme catena d'oro in stile Big Daddy Kane intorno al mio collo, il mio libro delle 120 Lezioni ed una pistola .38 infilata in una tasca all'interno) arrivando, per necessità, a diventare anche uno spacciatore (Intorno al 1991, le cose andavano male per noi a New York. [...] Chiesi in prestito un po' di soldi da GZA e li diedi a Ghost - poichè Ghost era già un venditore di strada - e gli dissi  "Ghost, vai a prendere ciò che ci serve.").

Mentre narra la sua storia, illustra come costruisce la sua saggezza, imparando dalle fonti più disparate:
bibbia
5 Percent Nation
Film di kung fu
Tai Chi
Buddismo
Fumetti
Scacchi
...

Ma nel libro c'è anche la descrizione del suo rapporto con la famiglia e gli amici, il progetto del Wu Tang e del rapporto con gli altri membri, i momenti di perdizione, di svago e di divertimento.
Ed ovviamente parla anche di musica:

Ma il fatto è che fino a quel punto ero stato un nerd: assorto dentro libri, dicevo: "Sì, signore, no, signora," andavo in chiesa ogni domenica. Avrei anche potuto essere nel quartiere, ma vivevo nella mia testa . Ciò cambiò nell'estate del 1976.
Qualcosa stava accadendo a New York, quell'anno. C'era una forza nell'aria che non aveva ancora un nome. Ed un pomeriggio, era viva ad una festa di quartiere a Park Hill project a Staten Island. Ci ero andato per incontrare mio cugino Gary, che sarebbe diventato GZA. Lì, tra due edifici in cui i ragazzini giocavano a stickball, alcuni Djs avevano collegato i loro impianti nelle luci. Ricordo di camminare, sentire il suono, percepire l'energia, e venire risucchiato. C'era Dj Jones, e gli MCs erano MC Punch e Quincy. Stavano sul microfono dicendo solo un paio di rime molto semplici, le stesse due o tre linee per tutta la notte. Quello era il rap di allora - solo uno o due frasi ripetute. Come un mantra. E quando sentii quel beat e quelle rime, provai un euforia non riesco nemmeno a spiegare. Finii per stare lì tutta la notte, senza tornare a casa fino a 11:00 e prendendo qualche frustata sul culo da mia madre.
Perché in quel parcheggio, ho sentito l'amore della mia vita che mi chiamava. 
La notte si stava raffredando; ballavo con una ragazza - io ad appena otto anni che facevo il bullo, strusciandomi su di lei , facendola impazzire . Poi ho sentito uno di quegli MCs.
A quel tempo, le canzoni sono state cantate. Gli strumenti suonati. Quella era la voce di un uomo che pronunciava parole sopra la musica. Sembra pazzesco ora - ho scritto migliaia e migliaia di liriche da allora, perfino liriche che saltano fuori dalle rime popolari di Holli [suo zio ndr] con il gruppo Gravediggaz , su un album chiamato Six Feet Deep. Ma quella notte, quelle erano le prime parole che ho sentito pronunciare sopra un beat. E' come è detto nel Vangelo di Giovanni: "In principio era il Verbo". E, per me, quelle parole non furono semplicemente liriche rap . Avevano parlato a qualcosa di insito in me. Se chiedete a mio fratello maggiore, vi dirà che leggevo Dr. Seuss in rima e ritmo all'età di tre anni. Ma fino a quella sera, avevo vissuto solo nella mia testa. Queste parole e questa musica, erano una chiamata - una chiamata a qualcosa di profondo dentro di me . Erano una chiamata alla mia anima . Ed è accaduto ad un semplice party rap, pochi versi per tutta la notte.
     Dip-dip, dive
     So-So-cialize
     Clean your ears
     Open your eyes

... e in effetti si sente che per RZA ed il Wu Tang Clan il rap è più che un semplice hobby...


domenica 1 settembre 2013

AKA: The Lives of Waddy Tudor Jones

Ho trovato sul Tubo questo mini documentario che racconta il percorso artistico di Waddy Tudor Jones dalle origini fino al progetto Die Antwoord.





L'ho trovato interessante, non sapevo quasi nulla su di loro.
Buona visione.

photo credit: Kris Krug via photopin cc

mercoledì 31 luglio 2013

Adam Bradley - Book of Rhymes



Allora, per il momento ho letto solo la parte sulle rime che ripropongo in sintesi. Ma il libro è suddiviso così (senza tener conto del prologo, epilogo, note ecc..):

Part 1:
  • Rhythm
  • Rhyme
  • Wordplay
Part 2:
  • Style
  • Storytelling
  • Signifying
Detto questo, vediamo un po' 'ste benedette rime.
(NOTA: a mia totale discrezione, ho tradotto alcuni vocaboli, mentre altri li ho lasciati in inglese)

Due parole sulle rime.
"as the rhythm's designed to bounce
what counts is that rhyme's designed to fill your mind"
La rima è concordanza di suono. Ci incanta perchè crea dentro di noi un'aspettativa e ci condiziona a riconoscere percorsi di suoni, ad associare parole che la mente istinitivamente riconosce tanto collegate quanto distinte. Così essa nel rap delinea il flow, il modo con cui il rapper naviga sul ritmo e sul groove.


Allora, cominciando dai meccanismi più semplici:
  • Rime monosillabiche: come "bat e "cat"
  • "End rhyme": cioè rime alla fine di un verso
  • "Couple": coppie di rime ogni due versi
queste sono tipiche della old skool, ma col tempo gli MC hanno cominciato ad usare:
  • Rime multisillabiche
  • "Broken rhyme": ottenute con 2 o più parole e spesso associate a rime multisillabiche
"I'm different, so don't compare me to ANOTHER 
Cause they can't hang, word to the MOTHER"

"EsCARGOT, my CAR GO, one sixty, swiftly"
  • Rime interne: cioè rime all'interno dello stesso verso
"while others EXPLORE to make it HARDCORE
I make it HARD FOR wack MCs to even step inSIDE THE DOOR
'Cause these kids is RHYMING, SOME-TIMING
And when we get to racing on the mic, they line up to see
The lyrical KILLING, with steined egos on the CEILING"
De La Soul
Qui addirittura è assente la rima finale nel terzo verso, questo grazie proprio alla presenza delle rime interne che permettono minori restrizioni soddisfando comunque le esigenze dell'ascoltatore.


La libertà nel rappare ha portato gli MCs ad utilizzare anche:
  • "slant rhyme": parole che condividono gli stessi suoni consonanti finali, ma diversi suoni vocali (es. "all" e "bowl"). A differenza delle rime perfette (stesse vocali e stesse conosnanti) questo tipo di rime ci imbrogliano un pochino, negandoci la soddisfazione della completezza e creando tensione creativa.
  • "transformative rhyme" ovvero ottenere una rima distorcendo la pronuncia di una parola es. juicy 
"We used to fuss when the landlord DISSED US
no heat, wonder why CHRISTMAS MISSED US.
BIRTHDAYS was the WORST DAYS
now we sip champagne when we THIRST-AY"
  • "apocapted rhyme": una parola monosillabica rima con una parte accentata di una parola multisillabica.
"The LAST BATTER to HIT, BLAST, SHATTERed your HIP
smash any SPLITter or FASTball, that'll be IT


Ma oltre alle rime vengono anche usate:
  • Alliterazioni: ovvero ripetizione del suono consonante iniziale.
"Rap rejects my tape deck, eject projectile
whether Jew or Gentile, I rank top percentile
many styles, more powerful than gamma rays,
my grammar pays like Carlos Santana plays"
  • Assonanze: ripetizione di suoni vocali non accentati
Un esempio dell'uso di entrambe:
"Now who's the king of these rude ludicrous lucrative lyrics
who could inherit the title, put the youth in hysterics
using the music to steer it, sharing his views and his merits
but there's a huge interference - they're saying you shouldn't hear it"

Naturalmente tutte queste possono comparire in pochi versi:
Out on BAIL fresh outta JAIL, California DREAMIN'
soon as I stepped on the scene, I'm hearin hoochies SCREAMIN' 
Qui in due versi sono presenti rime interne e finali, alliterazioni ed assonanze.


Infine c' è
  • "chain rhyme": è una tecnica attraverso la quale un poeta intraprende una singola rima per una serie di versi ottenendo una sorta di effetto ipnotico. (Di questo non metto esempi perchè quelli riportati nel libro sono tratti da canzoni che non mi piacciono :D ).

La rivoluzione delle rime del rap non è avvenuta per gradi, ma a sbalzi, con singoli artisti portatori di nuovi modi di rimare, spesso andando contro le pratiche prestabilite del periodo.
Lo sviluppo delle liriche è avvenuto anche per necessità: nuove rime nate per calzare la crescente complessità ritmica e melodica nelle produzioni strumentali. Nuove ritmiche richiedono nuove rime.

Ecco finalmente sono riuscito a completare questo post letterario. Ora posso bullarmi di avere un blog di un certo spessore.



giovedì 27 giugno 2013

Da Miami con furore

Otto Von Schirach @ Lio Bar, Brescia (Italy)








half Cuban Native Indian
half German Anunnaki wolf,
was born in the 3rd point of the Bermuda Triangle, Miami.

venerdì 21 giugno 2013

Il significato della vita...

... espresso in meno di 2 geniali minuti. Sapreste essere più brillanti? :D



In realtà l'intero film è una perla dietro l'altra.

mercoledì 12 giugno 2013

Freschi di consegna

Ieri mi sono arrivati questi, dopo una lunga attesa.



Per ora ho solo dato una sbirciatina ad ognuno di essi e l'idea sarebbe di scrivere con calma un bel post per ognuno, ma anche più di uno, nel caso la lettura mi fomentasse particolarmente.

"The book of rhymes" è in sostanza un saggio di letteratura nel quale si sostiene che il rap potrebbe essere considerato la più rivoluzionaria innovazione nella poesia degli ultimi 30 anni. Ricco di analisi, la parte che più mi interessa è quella proprio sulle metriche e sulle rime.

"The Wu-Tang manual" è un libro che descrive un po' tutto il mondo del Wu-Tang: componenti del gruppo, influenze, testi e musica.
Ha una grafica accattivante ma mi dà l'idea di essere quel tipo di prodotto per fans sfegatati. Sfogliandolo però mi è parso di vedere un po' di perle tra una pagina e l'altra.

"The Tao of Wu" è sempre dello stesso autore del precedente (The RZA). Ma questo mi dà l'impressione di essere più potente: è molto autobiografico, intimistico e spirituale. L'unica cosa strana è che non c'è l'indice. L'ho cercato più volte, ho pensato di essere io in errore perchè mi sono detto: "è impossibile che non ci sia!"... bho, non c'è.

Ecco, nei prossimi giorni avrò il mio bel viaggio da fare e ne riporterò qualche frammento.

Lunga vita al Lio Bar

Il Lio bar compie 20 anni e venerdì 15 e sabato 16 giugno si festeggia.

ENJOY, CELEBRATE AND SUPPORT!!

Qui, un'intervista pubblicata sul Giornale di Brescia.






giovedì 30 maggio 2013

G. C. Giacobbe - Alla ricerca delle coccole perdute

Giulio Cesare Giacobbe è un psicologo che ha incrociato i suoi studi con le antiche filosofie orientali. E' autore di "Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita" da cui ho tratto questo articolo. Inoltre, egli ha fondato la psicologia evolutiva ed espone la sua teoria, attraverso il suo tipico stile scanzonato, ma chiaro e brillante, nel libro "Alla ricerca delle coccole perdute".
E' un libro che mi ha aperto la testa perchè mi ha fornito sia la possibilità di guardare la mia vita sotto una luce nuova sia di osservare ed affrontare le relazioni umane con maggiore acutezza.


Lo sviluppo umano psichico e biologico prevederebbe spontaneamente tre fasi: si nasce bambini, si diventa adulti ed infine genitori.
Ad ognuna di queste fasi corrisponde la formazione di 3 personalità psicologiche "naturali": il bambino, l'adulto ed il genitore. Già perchè noi esseri umani abbiamo molte personalità ed ognuna di queste si attiva in risposta alle diverse situazioni ambientali. E' un meccanismo con il quale creiamo delle autoimmagini di noi stessi che dirigono il nostro comportamento per interagire efficacemente con l'ambiente.
  • Il bambino chiede perchè non è in grado di badare a se stesso. e quindi vive in uno stato di paura cronico ed "ha sempre bisogno che qualcuno gli faccia le coccole".
  • L'adulto prende perchè ha imparato a procurarsi ciò che gli serve per vivere. "Si fa le coccole da solo" e non ha bisogno di nessuno.
  • Il genitore dà ed "è l'unico che sa fare le coccole agli altri" (ma non solo per i figli, il vero genitore ha amore per tutti).
Un individuo correttamente formato ha sviluppato tutte e tre le personalità ed è in grado di passare da una all'altra senza problemi in relazione alla situazione in cui si trova. Perchè ogni personalità ha pregi e difetti:
  • il bambino pretende una dedizione assoluta ma sa chiedere scusa e aiuto ed è capace di giocare;
  • l'adulto domina il suo territorio e vive in libertà ma "l’adulto, come lo squalo, ha dei grossi difetti, dal punto di vista della convivenza sociale: non è capace di sottomissione, non sa giocare e non vi aiuta nemmeno se state affondando nelle sabbie mobili, a meno che non abbia un tornaconto personale";
  • il genitore apparentemente non ha difetti: sa amare gli altri perchè non ne ha più paura ma in verità i veri genitori sono pochissimi in quanto la maggior parte sono tali solamente nei confronti dei propri figli;
Purtroppo però, la strutturazione delle tre personalità, necessariamente consequenziale, può non avvenire, ed allora ecco che si manifestano le forme nevrotiche delle tre personalità.
  • Il nevrotico bambino ha la pretesa di essere amato sempre e in esclusiva. Ha sempre bisogno di attenzioni, di dedizione e dell'amore degli altri.
  • il nevrotico adulto non sa giocare, non sa farsi umile quando la situazione lo permette. Comunque in generale questo tipo di nevrosi è socialmente più accettabile: non elemosina amore, assistenza o dedizione. Non rompe le palle a nessuno. Si fa i fatti suoi. "Ma sempre di nevrosi si tratta. Egli non sa giocare, non sa ridere, non sa scherzare, non sa chiedere scusa, non sa proteggere, non ha tenerezza, non sa essere affettuoso, non sa fare le coccole, non sa amare, non è umano. Fa schifo."
  • Il nevrotico genitore è un genitore sistematicamente punitivo o autoritario che in fondo è solamente interessato a se stesso poichè usa il suo status di superiorità per alimentare il suo Ego. Infatti non dona per amore disinteressato ma solo per essere ringraziato, adulato e riconosciuto come autorità o come benefattore.
E cosa succede quando individui con personalità nevrotiche si incontrano?
Nessuna delle possibili coppie può essere felice. Punto.
L'unica che funziona è la coppia in cui entrambi i partner hanno sviluppato correttamente la personalità bambino-adulto-genitore e quindi possono essere, l'uno per l'altra ora bambini, ora adulti, ora genitori.


FESTA DELLA REPUBBLICA DEL GASULI'

Domenica (intorno alle 20.00) sarò presente a mettere un po' di dischetti qui:






Riapre l'arena
per festeggiare la
FESTA DELLA REPUBBLICA DEL GASULI'
Sempre aperta la Cucina e Bar/Birreria .
Specialità vege/vegan.

SABATO 01.06
dalle 19:00 
in arena_______DUB BAR

DOMENICA 02.06
dalle 10:30
in arena ______5 live band


(CONDIVIDETE LE AUTO, SALVIAMO IL BOSCO)

info@g04.it


INDICAZIONI STRADALI:
a pasquetta la polizia locale ci ha ritirato i cartelli gialli g04, quindi stavolta non potremo metterli.
Seguite le indicazioni qui sotto per arrivare in via gasulì, dopodichè seguite i nastri bianchi e rossi.
in caso venite la sera, una torcia vi torna utile!

COME ARRIVARE?

INDICAZIONI PER ARRIVARE DA BRESCIA:
PRENDERE LA TANGENZIALE SUD IN DIREZIONE SALO’
USCITA NUVOLERA/ SERLE
TENERE PER SERLE
SEGUIRE IL CARTELLO MARRONE “ALTOPIANO DI CARIADEGHE”
DOPO CIRA 7 KM DI SALITA sulla sinistra si trova via Gasulì.

+45° 34' 52.72"
+10° 21' 41.10"


martedì 21 maggio 2013

sabato 18 maggio 2013

Atom™ - HD

Atom™ è tornato. Dopo tanti anni riesce ancora a stupire.






STOP IMPERIALIST POP
Stop imperialist pop!
Stop imperialist pop!

Sony, 
Warner,
RCA,
Disney Channel, 
day by day,
Sonic invasion
from nation to nation.
Gaga, Gomez, Timberlake:
give us a f..in'break !!

Stop imperialist pop!
Stop imperialist pop!

Stop!

Universal,
BMG,
monstrosity,
Fascist control,
thanks to rock'n'roll.
Corporate sound
in Dolby Surround.

Stop imperialist pop!
Stop imperialist pop!

Stop!

Grazie a Nicola per le lyrics.

giovedì 16 maggio 2013

Chaos out of order

Ultimo Random della stagione.



Quelli che danzavano erano considerati pazzi 
da coloro che non potevano udire la musica





martedì 14 maggio 2013

Piccola Guida alla Meditazione in 4 passi, un paio di premesse e una postilla




Con questo articoletto vorrei chiudere il cerchio: dalla teoria alla pratica. Ritengo però doveroso precisare che non posso definirmi un esperto nè tantomeno avere una conoscenza enciclopedica sul tema e dunque non ho certo velleità di insegnamento, divulgazione o cose di questo genere. Ho solamente imparato un metodo abbastanza diffuso e condiviso che su di me ha funzionato e voglio provare ad indicare sinteticamente i passi essenziali che lo caratterizzano. Io mi schiarisco definitivamente le idee e magari a qualcuno/a interessa. Niente di straordinario insomma, anche perchè di tecniche e metodi per meditare ce ne sono un'infinità ed io, appunto, ne ho imparato uno.

Di tipi di meditazione ne esistono tanti, ma tutti basati sul portare l'attenzione verso qualcosa. Ciò che distingue una meditazione con un'altra è, in estrema sintesi, proprio quel "qualcosa" oggetto della contemplazione ed il metodo con cui si raggiunge lo stato meditativo.

Ecco, in pratica, come si fa:
  • Rilassare il corpo e la mente: trovandosi in un luogo tranquillo e indisturbato, ciò può essere fatto cominciando a mettersi in una posizione comoda e facendo un bel respiro,  notando tutte le parti del corpo comodamente appoggiate.
  • Mindfulness: ovvero portare la propria attenzione nel modo più completo e contemplativo possibile sul corpo a partire dai piedi. Significa cioè notare e percepire le sensazioni del corpo profondamente e senza giudizi. Naturalmente può capitare che arrivi qualche pensiero che non c'entra nulla, ma è sufficiente osservarlo mentre passa e se ne va.
  • Vuoto: col passare del tempo la propria vocina interiore si sarà un po' fatta da parte e avrà lasciato spazio alla completa contemplazione delle sensazioni e del momento presente; si arriva quindi a provare un senso di "vuoto". Non c'è bisogno di crearsi aspettative, accade e basta.
  • Uscita: piano piano, riportare l'attenzione verso il mondo esterno (a volte lo si fa cominciando a muovere le dita delle mani e dei piedi).

Per concludere, rimane da dire che per quanto possa sembrare tutto molto semplice, se non banale, in realtà all'inizio è abbastanza difficile perchè la mente umana può fare grandi cose, tranne starsene un po' in disparte. Nelle filosofie orientali essa viene spesso paragonata ad una scimmietta selvatica che zompa perennemente da una ramo all'altro, da un albero all'altro, senza sosta (e grazie anche alla meditazione la si rende docile).
Quindi inizialmente è praticamente impossibile praticare da autodidatti ed è indispensabile una guida.
Ma fortunatamente non ci vuole troppo tempo per diventare autonomi.