mercoledì 25 settembre 2013

Milton Erickson - La mia voce ti accompagnerà

Milton Erickson è stato uno psichiatra, psicologo e terapeuta statunitense. Ma più di tutto era un grande ipnotista, un grande innovatore.


Ora, io mi sono ritrovato a leggere questo libro di Erickson ed ad essere incuriosito per l'ipnosi fondamentalmente perchè anni fa mi ero interessato dei meccanismi di funzionamento dei mass media, della propaganda moderna e del marketing. E in questi ambiti l'ipnosi così come altri raffinatissimi strumenti comunicativi e psicologici sono utilizzati a tonnellate.
Non solo, interessandomi di meditazione capitava spesso di imbattermi nell'ipnosi. D'altra parte le due hanno sicuramente qualcosa in comune (e forse, un giorno, se mi vorrò fare del male, tenterò l'impresa di scrivere un post su questo tema).
Inoltre, ho capito che l'ipnosi è uno strumento che permette di entrare in comunicazione con una parte profonda di sè stessi.

Il modo di fare terapia di Erickson non si serviva solamente dell'ipnosi ma spesso faceva uso di istruzioni apparentemente folli e senza senso oppure racconti a volte bizzarri ma che innescavano cambiamento nell'interlocutore, gli aprivano la mente a nuove intuizioni.
Ed infatti la lettura di questo libro, che è una raccolta dei suoi aneddoti e racconti terapeutici, mi ha spaccato la testa :D .

Ho scelto qualche racconto da riportare qui sul blog.



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L'occhio innocente

   Quando pensiamo al vedere le cose con occhi nuovi, come per la prima volta, ci tornano in mente alcune note tecniche di meditazione. Ne Il libro dei segreti, Bhagwan Shree Rajneesh descrive un sutra nel quale la tecnica è la sguente: "Guardate una bella persona o un qualunque oggetto come se fosse la prima volta che lo vedete". Rajneesh sottolinea che abbiamo preso l'abitudine di non vedere gli oggetti familiari, gli amici, la famiglia. "Dicono che non c'è niente di nuovo sotto il sole. In realtà, non c'è niente di vecchio sotto il sole. Solo gli occhi diventano vecchi, abituati alle cose; allora niente è nuovo. Per i bambini ogni cosa è nuova: è per questo che ogni cosa li eccita...". Rajneesh termina il capitolo con le parole: "Guardate con occhi nuovi, come se fosse la prima volta... Ciò darà nuova freschezza al vostro sguardo. I vostri occhi diventeranno innocenti. Occhi così innocenti sono in grado di vedere. Occhi così innocenti sono in grado di penetrare nel mondo interno".
   [...] L'importanza di guardare con occhio limpido, 'aperto', è sottolineata sia in questo capitolo che nel successivo: "Osservare: notare le differenze". La differenza principale è che, in quest'ultimo, i racconti forniscono esempi di una visione 'educata' alla limpidezza, che si serve dell'esperienza per interpretare i dati della realtà.

Pensare come i bambini

   Come possiamo imparare a pensare di nuovo come i bambini e a ritrovare un po' di creatività?
   Osservate i bambini piccoli. La mia figlia minore ha fatto il college in tre anni, ha preso il diploma nel quarto anno e ha finito la scuola di Medicina in altri due anni e nove mesi. Quando era molto piccola faceva sempre dei disegni, e mentre disegnava diceva: "E' difficile fare questo disegno. Spero di finirlo presto, così saprò cos'è che sto disegnando".
   Osservate i bambini piccoli quando disegnano. "E' una stalla? No, è una mucca. No, è un albero". Il disegno è qualsiasi cosa loro vogliono che sia.
   La maggior parte dei bambini piccoli ha una buona immaginazione eidetica, e alcuni hanno dei compagni di gioco immaginari. Possono fare una festa, che possono tramutare in un gioco nel frutteto. Poi possono tramutare quella festa nel frutteto in una caccia alle uova di Pasqua. I bambini sono molto ignoranti, così hanno molto spazio per tramutare le cose.
   In stato di trance, avete al vostro servizio miliardi di cellule cerebrali che ordinariamente non utilizzate. E i bambini sono molto onesti. "Non mi piaci", là dove voi direste: "Piacere di conoscerla".
   In società, voi seguite degli schemi molto precisi, senza rendervi conto che state ponendo dei limiti al vostro comportamento. Nella trance ipnotica, siete liberi.

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Osservare: notare le differenze

   In questo capitolo, Erickson non si limita a evidenziare l'importanza dell'osservare e del notare le differenze, ma fornisce ance diversi esempi della creazione di situazioni tali da permettergli di osservare certi fenomeni, dai quali ricavare rilevanti informazioni. In altre parole, nel caso in cui il paziente stesso non si comporti in modo da collaborare o fornire informazioni (come fa il paziente de "Lo psichiatra giusto"), Erickson crea una situazione che faciliti tale comportamento. Di solito chiamiamo 'test' queste situazioni che noi stessi creiamo.
   [...] Nei racconti che seguono, l'osservazione è connessa al giudizio e all'esperienza.

Una gradazione di verde diversa

   Mandai uno dei miei pazienti, un eroinomane, a sedersi sul prato fino a che non fece una fantastica scoperta! Era un allergologo e aveva una fenomenale percezione dei colori. Dopo circa un'ora e mezza che se ne stava seduto sul prato, entrò di corsa in casa e mi disse: "Ma lo sapeva che ogni filo d'erba ha una gradazione diversa di verde?". E me li sistemò davanti dal più chiaro al più scuro. Era talmente sorpreso! La quantità di clorofilla varia da foglia a foglia. La clorofilla varia secondo la piovosità della stagione, secondo la fertilità del suolo.
   Un'altra volta, lo feci sedere sul prato con la faccia rivolta a Est. Venne dentro e disse: "Il cipresso nel lotto accanto è inclinato verso il sole, pende verso Sud. Ho fatto il giro e ho guardato e ho scoperto che nel prato lei ha cinque cipressi, e che pendono tutti verso Sud".
   "L'ho scoperto la prima volta che sono venuto a Phoenix, girando per la città, verificando la cosa", dissi io. "La prima volta che ho visto una pianta eliotropica la cosa mi ha stupito. Di solito uno pensa che gli alberi crescano su dritti. E una pianta eliotropica! Guardando un girasole si può dire che ora è".
   Avete mai sentito parlare di una aiuola-orologio? Mia nonna aveva un'aiuola-orologio. I convolvoli si schiudevano di prima mattina, certi altri fiori si schiudevano alle sette, altri alle otto, altri alle nove, altri alle dieci, altri ancora a mezzogiorno. E poi c'erano le primule della sera, per esempio. Il cereus si schiude verso le dieci e mezza o le undici di sera.

   L'allergologo, esercitato a distinguere le diverse colorazioni della pelle, aveva naturalmente sviluppato anche una generalizzata capacità di percepire sottili distinzioni di gradazioni e di colore. Naturalmente, mentre opportunamente parla dell'importanza di osservare i fenomeni naturali, Erickson ogni tanto presenta delle suggestioni di 'apertura'. I suoi commenti servono da suggestione postipnotica, cosicchè ogni qualvolta l'ascoltatore vede una pianta eliotropica o delle primule della sera, farà associazioni sulla 'apertura'. Come conseguenza, può reagire con un'apertura, non solo percettiva, ma anche emotiva.

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Imparare per propria esperienza

Avere sei anni

   La settimana scorsa ho ricevuto una lettera da mia nuora nella quale mi parla del sesto compleanno di sua figlia. Il giorno dopo, la bambina aveva fatto qualcosa per cui la madre l'aveva sgridata e lei le aveva detto:
   "E' terribilmente difficile avere sei anni. Ho avuto solo un giorno di esperienza".

Sogni

   Quando andate a letto la sera, andate a letto per dormire... forse sognare. E nel sogno, non intellettualizzate, vivete. Avevo rifiutato di dare delle caramelle a mio figlio Lance. Gliavevo detto che ne aveva già avute abbastanza. Il mattino seguente, si svegliò molto contento. "Mi sono mangiato tutto il sacchetto", disse.
   E quando gli feci vedere che nel sacchetto c'erano ancora delle caramelle, pensò che dovevo essere uscito a comprarne altre, parchè sapeva di averle mangiate. E le aveva effettivamente mangiate, in sogno.
   Un'altra volta, Bert aveva fatto i dispetti a Lance, e Lance voleva che io punissi Bert. Io mi rifiutai. Il mattino seguente, Lance mi disse: Sono contento che hai dato una bella bastonatura a Bert, ma non dovevi usare una mazza da baseball così grossa". Sapeva che avevo punito severamente Bert. Aveva tramutato il suo senso di colpa per il fatto di desiderare che il padre punisse Bert in una critica alla severità della mia punizione. In ogni caso, gli era successo qualche cosa.
   Molti soggetti che tendono ad intellettualizzare, invece di entrare in trance, qualche sera, mentre stanno pensando ad altre cose, possono sognare di essere in trance. E, in quello stato di trance del sogno, posso fare certe cose. Il giorno successivo, vengono e mi dicono: "Ho sognato una soluzione per quel problema". La terapia consiste fondamentalmente nel fornire all'inconscio la motivazione a fare uso delle molte e svariate cose che ha appreso.

   Ci sono esperienze di tutti i tipi, e sognare è un tipo di esperienza. In questa storia, Erickson sta anche sottolineando che, se l'ipnosi può non funzionare, la terapia portebbe farlo. In altre parole, può accadere che il paziente vada a casa e completi il lavoro in un sogno. Dopo aver sentito questo racconto, a un paziente intellettualizzante può accadere di andare a casa e sognare di andare in trance.

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Niente male eh?


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