Il destino mi ha regalato un magico incontro con un figlio (incompreso) di una città minore (che poi è la variazione esterofila dei figli di un dj minore).
Allora, domenica sono andato a godermi un po' di sole al lago con la mia fanciulla. Dopo la spiaggia siamo andati in un bel chioschetto per rinfrescarci con una gustosa bibita fresca (anzi, trattavasi di una centrifuga, un prodotto che mi pare di capire sia molto in voga ultimamente. Davvero deliziosa, comunque).
Lì ho incontrato un vecchio amico che non vedevo da millenni e di cui avevo perso le tracce.
Come va / come non va / cosa fai / cosa non fai ecc ecc... abbiamo attaccato a raccontarcela su con le le solite cose finchè...
finchè non è arrivata la fatidica frase:
"... e adesso mi sono trasferito qua sul lago perchè...
A BRESCIA NON C'E' UN CAZZO.
Qui, invece, si sta da Dio"
...
"Eh già! Ci vediamo, eh!"
Quante volte ho sentito questa frase, il cui messaggio subliminale, ovviamente, è:
"Brescia è troppo piccola e provinciale per me, PER ME!!! IO che sono apolide, vero cittadino del mondo che 1000 ne ha viste e 1000 ne ha fatte nella propria vita! No! Brescia non mi merita! Perchè IO valgo!"
Certo, come no.
Per carità, Brescia sarà pure una piccola cittadina un po' provincialotta però, curiosamente, quando ci sono eventi gagliardi in città queste persone illuminate non si vedono MAI. Chissà perchè.
Già.
Chissà.
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