sabato 10 dicembre 2016

Alle Muse

Alle Muse
Muse, che tante volte ributtai
importune, correte a' miei dolori,
per consolarmi sole ne' miei guai
con tai versi, tai rime e tai furori,

Con quali ad altri vi mostraste mai,
che di mirti si vantan ed allori;
or sia appo voi mia aura, àncora e porto,
se non mi lice altrove ir a diporto!
G. Bruno



O monte, o dive, o fonte,
ov' abito converso e mi nudrisco;
dove quiete imparo ed imbellisco;

Alzo, avvivo, orno il cor, il spirto e fronte;
morte, cipressi, inferni
cangiate in vita, in lauri, in astri eterni!




Questa mente, ch'aspira al splendor santo,
tant'altri studi disvelar non ponno;
il cor, che ricrear que' pensier vonno,
da' quai non può ritrarsi più che tanto

Il spirto che dovria posarsi alquanto
d'un momento al piacer, non si fa donno;
gli occhi, ch'esser dovrian chiusi dal sonno,
tutta la notte son aperti al pianto.

Oimè, miei lumi! con qual studio ed arte
tranquillar posso i travagliati sensi?
spirto mio, in qual tempo ed in quai parti

Mitigarò li tuoi dolori intensi?
e, tu mio cor, come potrò appagarti
di quel ch'al grave tuo soffrir compensi?

Quando i debiti censi
daratti l'alma, o travagliata mente
col cor, col spirto, e con gli occhi dolente?
G. Bruno






venerdì 21 ottobre 2016

Schiller - Poesie filosofiche

LINGUA

Perché lo spirito vivente non appare allo spirito?
Se l'anima parla, allora ahimè! Già l'anima non parla più.

AL POETA

Lascia che la lingua sia per te quel che il corpo è per gli amanti.
La sola cosa che unisce e separa i viventi.

GLI DEI DELLA GRECIA

Premi maggiori erano un tempo concessi
a chi lottava per l'ardua virtù,
e splendidi eroi con le loro gesta
ascendevano verso i beati.
La schiera degli dèi s'inchinava silente
di fronte al difensor dei morti,
ed i Gemelli d'Olimpo guidavano
fra i flutti i naviganti.

Dove sei, bel mondo sereno? Torna,
incantata giovinezza di natura!
Ahimè, solo nella magia dei canti
delle tue meraviglie ancor c'è traccia.
Deserta e a lutto è la contrada,
non scorgo più i divini,
di quell'immagine fremente di vita
non resta ormai che un fantasma.

***




Per tornare domani a liberarsi,
essa si scava oggi il sepolcro, mentre le lune s'intrecciano da sole,
senza posa, in un eterno, identico fuso.
Inoperosi, gli dèi si volsero verso casa,
verso la terra dei poeti, scarto di un mondo
che oscilla solitario,
libero ormai dalla loro influenza.

Sì, tornarono a casa, e presero con sè
ogni bellezza, ogni grandezza,
ogni colore, ogni vita,
lasciandoci solo una parola senz'anima.
Strappati al flusso del tempo,
si rifugiarono sulle vette del Pindo:
quel che vive immortale nel canto
deve perire nella vita.

***

GLI ARTISTI

Quello che la ragione, ormai vecchia,
trovò a stento dopo millenni,
era già rivelato all'intelletto ingenuo
nel simbolo del bello e del grandioso.
Immagini delicate ci indussero ad amar virtù,
un lieve senso si oppose al vizio,
e ben prima della legge di Solone
lentamente germoglia il debole fiore.
Prima che lo spirito, audace,
giungesse al concetto di uno spazio infinito,
chi, senza supporlo, si rivolgeva
al cielo con moti dell'animo?

Urania, meravigliosa e tremenda,
un'aureola al volto di Orione,
in maestà sublime,
contemplata solo da spiriti più puri,
va consumandosi oltre le stelle,
in fuga sul suo trono di luce:
deposta la sua corona di fuoco,
è dinanzi a noi - bellezza.
Avvolta nella cintura della grazia,
si fa fanciullo, ché fanciulli l'intendono.
Quel che oggi sentiamo bello,
ci verrà un giono incontro come verità.

Quando il Creatore bandì l'uomo
dal suo cospetto, nella mortalità,
e gl'impose di ritornare alla luce
lungo un travaliato percorso di sensi,
quando tutti i Celesti volsero da lui lo sguardo,
soltanto lei, l'umana,
volle rimanere accanto al reietto,
e si fece, o generosa, mortale.
Ora aleggia, con inclinato volo,
attorno al prediletto, vicino al senso,
e con tenero inganno gli dipinge
Elisio sulle pareti della sua prigione.
Finché la fragile umanità ha riposato
fra le tenere braccia di simile nutrice,
nulla alimentò la fiamma del fanatismo
né sangue innocente fu versato.
Il cuore, guidato dai suoi dolci lacci,
disdegna la servile scorta dei doveri;
il suo sentiero di luce, bello ma intricato,
cala nell'orbita della moralità.
Chi la serve in modo puro,
più non soggiace all'istinto, né teme la sorte;
come donata da un sacro potere,
riceve la vita spirituale,
il dolce diritto alla libertà.

Beati coloro che - fra milioni i più puri -
son consacrati a servirla,
nei cui petti si degnò di regnare,
e dalle cui bocche, potente, parlò,
prescelti a nutrire il suo sacro fuoco
su altari di eterne fiamme;
dinnanzi ai suoi occhi soltanto si svela,
e che riunisce attorno a sé, in dolce legame!
Siate felici per l'onore concessovi,
dove la suprema norma vi ha posto!
Nel sublime mondo spirituale
vi spetta di primeggiare fra gli umani!

Prima che recaste nel mondo quell'armonia,
che ognuno serve con gioia,
così il creato era dinanzi al bruto -
smisurato scenario, nel nero velo della notte,
e vicino, rischiarato da un tenue raggio,
una mobile schiera di forme
teneva in schiavitù i suoi sensi,
e selvaggia, rozza come lui,
l'impegnava con mille forze.
Legato soltanto al'apparenza
dalla cieca catena dei desideri,
egli perdeva, incapace di goderla,
l'anima splendida della natura.

***

L'arte, per sottrarle l'ombra nella copia,
vi indicò l'immagine sull'onda:
separata dalla sua essenza,
come un suo leggiadro fantasma,
essa si gettò nell'argenteo torrente
per offrirsi a chi la rapisse.
Nel vostro petto si destò l'ombra dell'immagine:
e voi, nobili, attivi, con sabbia e creta
ricreaste quell'amabile parvenza;
nel profilo ne raccoglieste la vita.
Si mosse vivo il dolce piacere del fare,
e la prima opera sgorgò dal vostro petto.

Ferme nella contemplazione,
prigioniere del vostro sguardo,
quelle forme segrete vi sevelarono
l'enigma con cui vi incantavano.
Le norme che agiscono prodigiose,
i tesori della grazia ormai noti,
unì fra loro una mente acuta
nell'opera della vostra mano.
Sorsero piramidi e obelischi,
s'alzarono l'erma e la colonna,
sgorgò dal flauto la melodia silvestre,
e nel canto vissero i trionfi.

***

L'anima si liberò, allora,
dal sonno dei sensi; grazie a voi,
lo schiavo si affrancò dalla pena
e balzo nel grembo della gioia.
Crollò il cupo confine dell'animalità,
umane divennero le fronti rasserenate,
e il pensiero, sublime straniero,
scaturì dalle menti stupite.
Ora l'uomo era eretto, volgeva
alle stelle il suo sguardo regale,
mentre il suo occhio, espressivo,
ringraziava la luce del sole, lontana.
Il sorriso fiorì sul suo volto,
l'ispirato gioco della voce
si trasformò in canto,
il sentimento animò l'occhio commosso,
mentre riso e tenerezza, graziosamente uniti,
si profusero dalla bocca divina.

***

L'arte creatrice, che affiorò semplice
dall'argilla e dalla creta,
racchiude con segreta vittoria
l'infinito regno dello spirito.
Quel che si conquista solo nella scienza,
essi lo scoprono e lo conquistano per voi.
Solo fra le vostre braccia
il pensatore godrà dei tesori accumulati,
solo se la scienza, addolcita al calore della bellezza,
si nobiliterà ad opera d'arte,
se salirà con voi su di un'altura,
e al suo sguardo, nella tenue luce della sera,
si aprirà d'un tratto l'armoniosa valle.

***

DETTI DI CONFUCIO

I

Triplice è il passo del tempo:
esitante si avvicina il futuro,
il presente s'invola come saetta,
eternamente muto ristà il passato.

Quando si sofferma,
nulla gli affretta il passo.
Quando fugge, timore e dubbio
non ne frenano la corsa.
Né rimorso né incantesimo
possono commuoverlo mentre è fermo.

Se vuoi concludere felice e saggio
il viaggio della vita,
prendilo a consiglio mentre indugia,
non renderlo strumento del tuo agire.
Non farti amica la fuggevolezza,
né l'immobilità, nemica.

II

Triplice è la misura dello spazio:
la lunghezza tende senza posa lontano,
incessante; l'ampiezza, nella distanza,
si riversa senza fine; e senza fondo,
s'inabissa la profondità.

Abbile come un'immagine:
se aneli alla perfezione,
devi tendere innanzi, senza posa,
giammai restare muto e stanco;
devi schiuderti all'ampiezza,
se il mondo ti si deve modellare;
devi discendere l'abisso,
se l'essenza ti si deve mostrare.

Solo chi insiste perviene allo scopo,
solo la pienezza porta alla luce,
e, nell'abisso, dimora la verità.

domenica 16 ottobre 2016

JEAN COCTEAU PARLA ALL'ANNO 2000

Jean Maurice Eugène Clément Cocteau (Maisons-Laffitte, 5 luglio 1889Milly-la-Forêt, 11 ottobre 1963) è stato un poeta, saggista,drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, scrittore, librettista, regista ed attore francese.


La versatilità, l'originalità e l'enorme capacità espressiva gli portarono il plauso internazionale. Cocteau è soprattutto conosciuto per il suo romanzo I ragazzi terribili, del 1929, la rappresentazione teatrale La voce umana, del 1930, e il film La bella e la bestia, del 1946.


(da: Wikipedia)

"ritengo che S. Agostino non sbagliasse quando disse che un uomo che crede agli antipodi è uno sciocco"

"ho sempre preferito la mitologia alla storia perchè la storia è fatta di verità che alla fine si trasformano in bugie mentre la mitologia è fatta di bugie che alla fine diventano verità [...] e se io dovessi avere la fortuna di continuare a vivere nelle vostre menti, sarebbe in forma mitologica"

"La poesia è una sorta di matematica superiore [...] è quasi sempre profetica"

"un poeta è un artigiano i cui gesti coinvolgono un Sè più profondo che egli non conosce molto bene"

"la gente pensa che la parola genio non vada usata perchè si deve riferire solo per persone come Goethe, Shakespeare e Victor Hugo... Ma no! Genio può essere il modo in cui una donna scende dalla propria automobile"

... e molto altro...


domenica 18 settembre 2016

La sublime Arte della Farneticazione

State leggendo l'essere che è in me, quello che se ne sta nel profondo e che non vedete. io sono solo un tramite chino sul computer a scrivere e che a breve avrà un lieve mal di schiena sotto la scapola sinistra.
(Non riesco a rinunciare alla mia pedanteria e controllo i possibili strafalcioni per timore di non sembrare ignorante.)

Mi sforzo di essere un genio, voglio svoltare, voglio coltivare il mio talento.
Ma ne avrò? avrò del genio?
Mi servirebbe un bel po' di genialità, savoir-faire, audacia e quattro etti di carisma. Costantemente a partire da adesso e per i prossimi trent'anni.
In maniera da potermi assicurare un futuro decente.

C'è chi già storce il naso pensando: "ma sciocchino! il futuro è solo una costruzione della mente! che è menzognera.
E quindi, per via di questo inganno che ti fai da solo, tu provi sofferenza, sotto forma di ansia e paranoia."
Vorrebbero consigliarmi di stare nel presente.

Grazie del consiglio.

Già lo faccio, ma è importante anche pensare al futuro. Pensare al fatto incontestabile che il nostro tempo a disposizione è limitato così da poter capire, magari, cosa è importante e cosa no. No?
Si può meditare quanto si vuole e i vantaggi sono assicurati, lo so bene. Si può imparare a stare nel Qui ed Ora, ciononostante il Qui ed Ora, è una condizione effimera, così come effimero è il momento presente ed appena lo si afferra, lo si perde.

Vi sembra che sto sparando cazzate? che dica cose senza senso? Pazienza...oggi è andata così.
Per carità, probabilmente avete ragione voi (ma voi chi?)... ma è così grave comunicare qualcosa che non ha senso di tanto in tanto? Eppure, sento già la vergogna nascere nel mio petto: il dubbio si insinua... pubblicare o non pubblicare questo delirio? cosa c'entra con la musica?!
Quanta insicurezza, quanta paura di sbagliare.
Sono stanco.
Non mi interessa essere al passo coi tempi. Ambisco ad essere fuori dal tempo... mentre chi non vuole esserlo è già ora anacronistico, e destinato all'oblio.

Scrivere a ruota libera e senza filtri ha i suoi indubbi vantaggi, per esempio subito dopo mi sono sentito più leggero. Magari potrei scoprire che è un vantaggio anche non essere capito. Forse tanto vale pubblicare sto ammasso di parole a caso, anzi... tanto vale impaginarlo e mettere qualche link qua e là...

sabato 10 settembre 2016

Ma che davvero?!


Settembre 2016: Carl Cox ci rivela che il lusso ed i soldi hanno rovinato lo spirito di aggregazione e la cultura della isla.
Una notizia davvero sconvolgente!
Scherzi a parte, non voglio certo polemizzare su Carl Cox, anzi, mi risulta che sia l'unico che si sia espresso sull'argomento mettendoci la faccia, quindi tanto di cappello.
Grazie quindi a Carl Cox, la sua è un'importante conferma ed una testimonianza molto autorevole.

Ci sono un paio di passi molto significativi nell'articolo linkato:
«Non sono io a essere vecchio, è Ibiza a essere marcia ora. Sotto all’Hard Rock Hotel c’è l’Ushuaia: DJ di lusso, servizio ai tavoli con bottiglie magnum e una VIP Area su due livelli. Un tempo si stava tutti insieme quando c’era un’unica pista.»
«A Brooklyn c’è questa stanzetta che tiene 600 persone. Si chiama Output Club e dentro non sono ammesse videocamere. Vogliono davvero che la gente si concentri sulla musica, cosa che fa davvero la differenza. Era da tempo che non assistevo a uno scenario simile. Zero bottiglie ai tavoli, zero VIP. È fantastico.»
Ecco, anche questa è per il sottoscritto una piacevole conferma: per trovare feste e serate al cui centro ci sia la musica, bisogna cercare tra i piccoli locali e i piccoli club.

E, a questo punto, tanto vale riportare un altro paio di passi da un'intervista di un altro artista, uno che non le manda a dire, il leggendario Atom TM:

Non ascolto molta musica contemporanea. Non mi affascina perché è troppo vicina a quello che io sto facendo in questo momento e quindi troppo intellegibile. Preferisco ascoltare cose che contengono elementi che fatico a comprendere, ho bisogno di cose che non capisco per essere motivato a comporre ancora.

A Firenze suonerai dentro un evento intitolato ‘Internet Kills’. La politica dell’industria musicale è stato un tema centrale di molti dei tuoi lavori. Come descriveresti il suo stato in questo momento?
Credo che l’industria musicale non faccia eccezione rispetto a tanti altri ambiti della produzione culturale. In questo senso è una piccola parte di un meccanismo economico molto più grande. Per lavoro sono quotidianamente in contatto con festival, etichette, agenzie ed artisti e dunque ho una visione della cosa abbastanza specifica. Una delle questioni principali riguarda il fattore di scala: il sistema imperialistico della major investe ancora enormi cifre sulla promozione di pochi artisti per il grande pubblico mentre una straordinaria quantità di piccole e piccolissime realtà tesse le fila di un complesso sistema underground, sempre più ricco in termini di presenze ma che ha molto poco a che fare con una dimensione economica. Trovo questa situazione molto ispirante ma per niente ideale. Mi pare che questo stato dell’arte sia coerente con molti altri fenomeni leggibili a livello sociale.
Bene, fa piacere che ogni tanto qualcuno si ricordi di guardare in faccia la realtà, invece di fingere che viviamo nel migliore dei mondi possibili.
Ed io posso tornare al mio sabato sera e rilassarmi con un po' di roba buona per le mie orecchie


e poi gustarmi questo:



 (sì.. sto un po' in fissa su Dalì ultimamente).

AGGIORNAMENTO DEL 25/09/2016: scopro che Carl Cox suonerà per l'ultima volta allo Space al party di chiusura e sembra che lo Space chiuda i battenti. Non ho capito se e come e quando riaprirà ma sembra che in ogni caso Carl Cox non ci suonerà più. Un dettaglio in più che può aiutare a capire quali fossero le motivazioni sottostanti alle dichiarazioni del nostro sul degrado di Ibiza e che quindi probabilmente non erano del tutto disinteressate e spassionate. Va be', per quanto mi riguarda è inutile fare il processo alle intenzioni ed indagare oltre... tanto la sostanza non cambia: tempi sempre più bui per la musica indipendente.

giovedì 23 giugno 2016

playlist

Forse l'estate è arrivata. Ufficialmente per lo meno sì. Meteorologicamente non è ancora chiaro: da ieri è arrivato un caldo torrido ma sembra che per il week end non mancheranno di manifestarsi con sadico tempismo un paio di pisciatine di pioggia, giuste giuste per impedirci di organizzare qualsiasi tipo di fuga dalla città.

Va be', a parte questo, ci sono un po' di robe che ascolto frequentemente di questi tempi e che meritano decisamente:






ah, tra l'altro ieri ho visto All That Jazz. Gran film e gran colonna sonora a mio avviso.



Enjoy!

sabato 2 aprile 2016

[DJ SET] A GOOD ONE FROM 2007

Sono riuscito a recuperare un djset risalente al 2007 (ah! come passa il tempo! sembra ieri, ecc ecc...) risalente cioè alla mia personale era spacedisco (erano questi anni, per intenderci).
Sinceramente credevo di averlo perso.

Mi ci voleva un tuffo nel passato, risentire il me stesso di un po' di anni fa. E' una cosa che mi sorprende sempre e provoca emozioni e sentimenti contrastanti.


Spero che vi piaccia.

giovedì 31 marzo 2016

Red Ronnie Vs Talent show

Sibnceramente non conosco molto Red Ronnie e tanto meno lo seguo. Però quando ho visto questo video non ho potuto che apprezzarlo. Merita a mio parere la massima diffusione.



AGGIORNAMENTO (DOVEROSO): qui la pagine dell'autore dell'intervista.

mercoledì 30 marzo 2016

Quattro chiacchiere in pace

Qualche sera fa stavo con un amico musicista a bere una birra in un bar della città e ci si raccontava un po' le rispettive peripezie nel al di fuori del luccicante mondo dello show biz.

Abbiamo anche parlato di vita sociale e di musica.
- Forse, una delle cose che vorrei di più è riuscire a trovare delle persone con più o meno la mia stessa passione e più o meno il mio stesso percorso con cui trovarmi. Se ci penso, per me fare musica è fondamentalmente un atto compiuto in solitudine.
- Sì. Tu pensa che da ragazzino, dopo aver passato i sabati pomeriggi con Altrotiziomusicista a suonare ed a fare le prime sperimentazioni, poi uscivamo per trovarci con gli amici nel Tipicoluogomondano semplicemente per cazzeggiare e bere aperitivi. non c'era alcuna possibilità di trasmettere agli altri quello che facevamo, condividerlo, perché semlicemente non veniva capito e perché le priorità erano altre.
- Già, capisco perfettamente. per non parlare della qualità della musica presente in certi posti. Uscivo, salivo in macchina e mi ascoltavo musica da paura e poi, inesorabilmente, arrivato nel PostoXYZ toccava fare i conti con robaccia vuota e banale.
Poi, com'è giusto che fosse, il discorso è virato casualmente su altro.

Insomma, per entrambi la percezione è che di quello che facciamo non gliene freghi granché a nessuno, nemmeno alle persone che abbiamo più vicino e nemmeno a quelle che apparentemente mostrano apprezzamento.
E da anni ci siamo abituati a dover scegliere tra la musica e la vita sociale perchè queste due cose, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, non vanno d'accordo.
Confesso che ho molto peccato perché spesso questo stato delle cose mi provoca frustrazione e rabbia. Vorrei poter dire che lo accetto serenamente perché sono bello e bravo, ma sinceramente non è così.
Questo pensavo quella sera, anche dopo essere rincasato.

Poi la mattina seguente mi sono messo ad ascoltare un po' di cose quasi a caso ed ho trovato tanta (ma tanta) roba che gagliarda è dire poco. In genere le mie ricerche sono faticose: tanta fatica e tanto tempo per trovare una perla in mezzo a mille porcherie. Quella mattina è come se fosse stata la Musica a trovare me.
Mi sono quasi sentito preso in giro. E sembrava quasi che la Musica volesse dirmi qualcosa, qualcosa del tipo: "guarda che io sono qui, non c'è bisogno che ti crucci tanto per fare chissà cosa. Sono qui, di che altro hai bisogno?"
Già, in effetti, di che altro ho bisogno?

Ecco, adesso ripenso a quel mio amico musicista ed alle nostre chiacchiere in pace parlando delle nostre peripezie musicali con gioie e dolori annessi e mi metto davanti al pc per scrivervi questo delirio sconclusionato travestito da ragionamento profondo. E penso che tutto sommato non mi è andata poi tanto male. Le persone che incontro nella mia vita mi danno tanto, non importa se la musica non ha molto a che vedere con loro. E allora forse va bene così. Forse non c'è bisogno del sostegno esterno.
Continuerò ad incazzarmi e continuerò ad essere grato di come vanno le cose. Ma va bene così.
Forse fa parte del gioco: è semplicemente così che deve essere, perchè la musica per me e per il mio amico è fondamentalmente un processo creativo e conoscitivo, quindi è un atto estremamente individuale ed è in qualche modo un mezzo per conoscere se stessi.

lunedì 14 marzo 2016

Eeeeeeeeeeeeeeeeehhhh nient' (storia di un fallimento)

Prendo atto che la mia iniziativa è stata un buco nell'acqua. Nessuno ha raccolto l'appello del post precedente e questo, oltre a farmi sentire molto solo a questo mondo, mi suggerisce che l'idea di condividere con chi mi segue djset selezionati da mixcloud non interessi granché... pazienza, occuperò il mio tempo in altro modo.

Per fortuna ho imparato ad accettare i miei fallimenti come i miei successi, con calma, dignità e classe.

Scherzi a parte, è chiaro che stasera i miei sogni non saranno turbati da questa triste storia, ma comunque un po' mi dispiace. Credevo che questa fosse una buona occasione per confrontarsi e sapere qualcosa in più da chi mi legge e mi ascolta, ma evidentemente mi sbagliavo. Berrò l'amaro calice della verità fino in fondo e subito, anche perché ho imparato che la verità è meglio assumerla prima per via orale anziché tardi per via... va be' ci siamo capiti.

sabato 5 marzo 2016

Una selezione di selezioni (post per gli affezionatissimi)

Questo post è particolare: non lo diffonderò tramite FB o altro, così verrà letto solo da voi che frequentate il blog spontaneamente e abitualmente (so che ci siete, lo vedo dalle statistiche, però potreste anche farvi vivi ogni tanto!). Con voi voglio condividere il frutto dei miei pellegrinaggi su Mixcloud, credo che lo apprezzerete.

Nel tripudio di informazioni con cui quotidianamente tutti noi veniamo bombardati, sono felice di presentare ai miei 12,8 lettori una selezione di dj set di vario genere, filtrati dal grande oceano di mixcloud. Perchè, diciamoci la verità, Mixcloud è tanto un bel posto con tanta roba gagliarda, ma c'è anche tantissima fuffa.

Se poi decidete di manifestarvi e farmi sapere che ne pensate, potremmo anche decidere di farla diventare una cosa regolare. Però devo avere un riscontro per capire se ne vale la pena. Altrimenti pazienza, impiegherò il mio tempo in altro modo.

Comunque, bando alle ciance, ecco i dj set. I primi due sono indicati come sottofondo per accompagnarvi nella vostra vita quotidiana (o almeno, io li sento così), gli ultimi sono da ascoltare a volumi rigorosamente smodati.
Enjoy.







***









To be continued..?


venerdì 4 marzo 2016

Al termine di una giornata demm****...

... la natura ha avuto la benevolenza di regalarmi un frammento di poesia


E poi, a casa, mi aspettava una persona straordinaria a ritemprarmi dalla stanchezza.

Per fortuna. Perché, non so voi (anzi, mi auguro di no e che ve la stiate passando meglio di me), ma ultimamente sono stressato ed incazzato e quando arrivo a casa dopo il lavoro sono stremato.
Va be', tengo duro e tra qualche giorno dovrei riuscire ad aggiornare un paio di cose.
Stay tuned.

lunedì 22 febbraio 2016

#SoSoddisfazZzZioni

Cari amici, solo un paio di giorni fa ho pubblicato il mio ultimo set ed posso già annunciare che è arrivato per me il momento onanismo!
Cercate di capirmi: sono umano anch'io e mi scuserete se mi concedo un piccolo momento di autocompiacimento.

Sono piccole soddisfazioni però... buttale via!

Ma passiamo ai fatti-

Tempo fa pubblicai una registrazione poco professionale ma molto spontanea e sentita ed il risultato fu questo:





Poi, come dicevo all'inizio del post, ho recentemente pubblicato questo set, di cui sono piuttosto orgoglioso. E l'immediato risultato è stato questo:


Dice: "bravo, ma 50° su..?"
"50!"
...

(In realtà molti ma molti di più, però il ranking conteggia fino al numero 50. )

Poi, nel giro di un giorno ho guadagnato ben 8 posizioni!


Ora, mi rendo perfettissimamente conto che queste classifiche non dicono granchè e che ad un dj di quelli veri farebbero un po' ridere questi risultati. Ma che ci devo fare?! io sono un invisibile dj di provincia e mi accontento di poco.
In ogni caso questi risultati qualcosa vogliono dire: che qualcuno che apprezza quello che faccio c'è.

Quindi, scherzi a parte, grazie a chi mi ascolta, chi chiacchiera e dibatte (più che altro su fb, qui i commenti sono pochi), chi mi supporta e soprattutto a chi mi sopporta!


Nel frattempo...





sabato 20 febbraio 2016

NEW DJ SET: Monkey walks around

Un nuovo dj set di cui sono piuttosto soddisfatto, ovviamente non è perfetto (ma la perfezione la posso raggiungere domani) ma secondo me è un bel viaggio.
Enjoy!



mercoledì 17 febbraio 2016

INTERVENTO DI MAURO SCARDOVELLI ALL'OLIS FESTIVAL 2016

Piccola premessa: questo blog non tratta di politica e di economia anche se l'autore (cioè io) segue attentamente le sventurate vicende economiche e politiche del suo povero Paese.

Ho sentito il bisogno di fare uno strappo alla regola poiché in fin dei conti la musica mi ha sempre arricchito come persona, mi ha insegnato molto e mi ha dato strumenti per capire il mondo in cui vivo. Insomma, la musica (e più in generale la Cultura) non è un semplice giochino con cui intrattenersi e farsi tante belle pippe mentali al bar con gli amici per dimostrare quanto si è ganzi. Trovo quindi naturale per una volta ampliare un attimo lo sguardo con la consapevolezza che no, non sta andando tutto bene.

Mi sono imbattuto in questo filmato di Mauro Scardovelli (vi risparmio, ma soprattutto MI risparmio, di raccontarvi chi è, per approfondire c'è il link al suo sito) nel quale fa un bel quadro della situazione mettendo insieme benessere, psicologia, mistica, filosofia, musica, diritti ed economia.
Niente male, no?
Un'ora ed un quarto circa spesi bene.


domenica 24 gennaio 2016

NEW DJ SET: "Hard Times"

Cari amici, qualche giorno fa ero un po' preso male per vie di alcune notizie recenti perché, diciamoci la verità, le notizie ultimamente sono pessime e c'è poco da stare allegri. allora ho provato a mettere un po' di musica e, come un milione di volte in passato, la musica mi ha curato ed ha spazzato via i pensieri oscuri dalla mia mente.

ho pensato che non potevo fare altro che mettere online la registrazione e condividerla anche se non ho nemmeno avuto il tempo per riascoltarla e magari fa cagare. in effetti non mi sono preoccupato di mixare ed ho seguito solo l'istinto e devo anche ammettere che ho messo una traccia che non è "farina del mio sacco" (mea culpa!) ma ci sono molto legato e quindi credo che sia per quello che è saltata fuori.

questo set, insomma, è stato curativo per me e se volete potete ascoltarvelo anche voi.