martedì 8 dicembre 2015

Back in the days of Afro and Cosmic

Un paio di giorni fa mi sono imbattuto (grazie ad un paio di amici a mezzo Facebook) contemporaneamente in due dj set davvero niente male, questo e questo.
Ascoltandoli non ho potuto fare a meno di ripensare ai bei tempi andati dell'afro e del cosmic sound. Siamo un po' tutti in debito con quel periodo storico ed i suoi protagonisti.
Ho deciso allora di condividere questo articolo, che in realtà era uno dei primissimi che scrissi e che per varie ragioni non avevo ancora pubblicato.

Quando ero un giovincello sbarbato, ero praticamente ignaro dell'esistenza e della storia di un locale leggendario della provincia di Brescia (my beautiful city) chiamato Typhoon. Solo saltuariamente veniva citato da qualche amico o conoscente di qualche anno più grande, il quale non c'era mai stato ma a sua volta ne aveva sentito parlare molto da qualcuno più grande di lui e quindi ne poteva tessere le lodi (e di riflesso poteva bullarsene con me ed i miei amici). Ma, spocchia a parte, non sapeva dire nulla sulla musica e sul viaggio che si sperimentava in quel posto (ed ovviamente al tempo le "cassettine" erano introvabili). Ed anche se lo avesse saputo, probabilmente io per primo non ci avrei prestato molta attenzione perché mi interessava altro.

Poi, anni dopo, mi si accese la curiosità e così cominciai le mie ricerche. Cercavo i dj set del Typhoon e poi del Cosmic, del Chicago e delle altre discoteche di quegli anni ed iniziai a conoscere i vari dj ed i loro stili.
Inizialmente rimasi allibito: avevo avuto una visione del futuro ascoltando suoni provenienti da un passato remoto. Ben poche cose contemporanee mi avevano dato sensazioni così intense.
E trovavo incredibile essere trascinato su ritmi che spesso non superavano i 110bpm.
Successivamente iniziai anche a chiedermi come dovesse essere frequentare quei locali in quell'epoca, cosa significasse fare il dj, collezionare dischi quando l'informatica era pressoché inesistente ed una cosa tipo internet apparteneva solo al mondo della fantascienza.

Musica che arriva allo stomaco, al cuore ed al cervello. Ho passato molto tempo in compagnia di questi dj, che mi portavano nella savana per poi trasportarmi d'improvviso in un angolo remoto della galassia.

Ed ora ho deciso di lasciare anche chi mi leggerà al cospetto di qualcosa che per me è grande. Metto giusto una manciata di link, perché oggi giorno sicuramente è possibile trovare tonnellate di materiale con pochi click. Il mio augurio è però che chi leggerà queste righe intraprenda una vera ricerca (che non vuol dire solo googolare distrattamente). Ne vale la pena.
(Ovviamente questo mio augurio non si rivolge ai figli di un dj minore. E non perché ce l'abbia con loro, semplicemente perché ho l'amara sicurezza che loro non cercheranno mai nulla, ma soprattutto non faranno mai la cosa più importante: non metteranno mai in discussione le loro certezze (troppo faticoso!). Loro sono troppo  à la page e non hanno bisogno né di mettersi in discussione, né di cercare alcunché.)

Buon viaggio.

Da NOTTE ITALIANA:
Beppe Loda: I post hippy anni 70, l'afro in Italia e una vita divisa tra il cercare e il mettere i dischi



***

Addio Cosmic (intervista a Daniele Baldelli)



mercoledì 25 novembre 2015

Il DIRETTORE, il POETA del teatro, il FACETO





     IL DIRETTORE.
     Voi due che solete essere il mio consiglio e il mio ajuto, su ditemi: che sperate voi in paese tedesco dalla nostra impresa? Io ho gran desiderio di dare nel talento della moltitudine, da che in ultimo ella vive e lascia vivere. Le travi sono confitte, inchiodate le tavole, ogni cosa in pronto, e ciascuno si promette una lieta e magnifica festa. Già seggono cheti, con sopracciglia inarcate e vogliosi di fare le maraviglie. Ben io so quello che ne rende benevoli i più, e nondimeno io non sono mai stato in più dura irresoluzione. Perché è il vero che costoro non sono gran fatto usi alle squisitezze, ma hanno pur letto tanto che è uno spavento. Come ne usciremo adunque? come troveremo alcuna cosa che abbia novità e nel tempo medesimo non sia sciocca? Ché il vo' pur dire, a me il il popolo piace oltremodo quando il veggo traboccar sia torrenti verso il nostro casotto, e urtando e sbuffando voler di forza insaccarne la porta, come se la fosse quella del cielo. Bello è vederlo nel pieno giorno, prima delle quattro, far serra intorno al botteghino, e come nel dì della fame per pane allo sportello d'un fornajo, per poco non fiaccarsi il collo per un biglietto. E un sì gran miracolo sopra tanta varietà di animi sa farlo il solo poeta. Oh! fammelo, amico mio! fammelo oggi.


     IL POETA.
     Deh, non mi parlate di quel tuo volgo multiforme, dinanzi al quale fugge e si oscura l'ingegno. Celami all'ondante moltitudine che nostro mal grado ne travolge nella vorticosa sua piena. Oh, lungi da essa!ponimi nelle romite e serene regioni, dove candida gioja può sol fiorire al poeta; dove l'amore e l'amicizia gli vegliano intorno, e gli compartono tutto ciò che più fa beato il nostro cuore.

Ahi, e quello che prorompeva dal petto profondo e quello che mormoravi con timido labbro — quando riprovevole, e quando forse non indegno di lode — egli ti è capricciosamente ingojato dall'istantanea fortuna. E sovente ancora è bisogno del volgere degli anni perché il nostro concetto appaja splendido di bellissima forma. Ciò che subito sfavilla muore rapidamente, ma il semplice e sincero si riserva alla posterità.


     IL FACETO.
     Io vorrei pur una volta non udir parlare della posterità; perché, poniamo ch'io pure non avessi altro nel pensiero che i posteri, chi più darebbe sollazzo a' presenti? ed ei pur vogliono e devono averne. Né mi par poi che un giovane di bel garbo sia da stimarsi nulla perché vive oggi. Chi sa gradevolmente compiacere agli animi altrui non avrà mai a dolersi dei dispetti del volgo; anzi egli si desidera una gran raunanza perché gli verrà meglio fatto di sollevarla. Però siate animoso: mettetevi innanzi come modello; lasciate spaziare la fantasia col suo corteo del senno, degli affetti, delle passioni; ma — date retta — vuoi esservi anche la pazzia.


     IL DIRETTORE.
     Sopra tutto non siatemi scarso di eventi. Viensi per vedere; quello che importa è vedere: date pascolo agli occhi, e quando giugniate a farli ben bene spalancare alla moltitudine, voi siete sicuro del fatto vostro, siete l'amore, siete il vezzo di tutti. Solo col molto attrarrete i molti, perché in una faraggine di cose ciascuno ne raccapezza qualcuna che fa al caso suo. Chi porta molto porta per tutti, e tutti se ne tornano a casa col contento nel cuore. Pagate in ispiccioli; — mescete sapori d'ogni sorta, e un simil manicaretto andrà ad ogni gusto, e voi sarete alzato in cielo. Subito immaginato e subito imbandito. Che vi giova stillarvi il cervello per offerire alcun che d'intero? Il pubblico ve lo mette tosto in minuzzoli.


     IL POETA.
     Voi non v'accorgete quanto un sì fatto mestiere sia vile; quanto sconvenevole all'artista che ha a cura il suo nome. Gl'imbratti di non so che odierni guastamestieri sono ormai, ben veggo, i vostri modelli.


     IL DIRETTORE.
     Io non mi piglierò a male i vostri rimproveri; che chi voglia fare buon'opera deve pure scegliere gli istrumenti più acconci. Ora avvertite che son legne fradice che vi bisogna schiappare, e considerate un po' per chi vi è domandato di scrivere. Mentre gli uni son qui sospinti dalla noja, gli altri ci vengono pieni zeppi di cibo, e, quel che è peggio, parecchi hanno pur dianzi letto la gazzetta. Tutti tirano sbadati alla nostra volta come n'andassero alle mascherate, e solo la curiosità dà ali ai loro piedi. Le dame si assettano quanto più sanno, e sfoggiate fanno spettacolo di sé per nulla. Ora, che vi state voi sognando in sulla cima del vostro parnaso? E chi è, secondo voi, che ci rallegrerà cotesta brigata? Mira tali ben da presso quei nostri mecenati: parte sono di gelo, parte son ceppi: e chi dopo la commedia si promette una partita alle carte, e chi una cosa, chi l'altra; e voi vorrete, poveri pazzi, tribolare le dolci muse per simile stampa di gente? Io vel ridico, pascetela di maraviglie; dategliene giù e giù, e vie più giù, che a questo modo ne verrete a capo. Gli uomini bisogna stordirli, che contentarli è arduo. — Ma che è di voi? patite, o vi agita l'estro?


     IL POETA.
     Va a cercarti un altro schiavo! Sì, in vero che il poeta dovrà a tuo beneplacito profondere le alte sue facoltà – il maggior dono di cui la natura fosse provvida all'uomo! Ond'è ch'egli agita ogni petto? Ond'è ch'ei regna sulle intrinseche virtù che informano le cose? Non fosse per l'armonia ch'egli spande fuori di sé, e ne ravvolge il creato e lo attira e ricompone nell'anima sua? Mentre la natura trae alla conocchia e con indifferenza torce il perpetuo svolgersi dello stame; e mentre la confusa moltitudine delle esistenze muove discorde in qua e là, e le une cozzano dissonando contro dell'altre, — chi pone ordine in quel fastidioso, interminabile succedersi loro, e le avviva e lega in geniale concordia? Chi richiama l'errante e lo scompagnato ad affratellarsi cogli altri mortali? Chi scioglie le procelle delle passioni? Chi rasserena il rigido pensiero dell'uomo nella sera della vita? Chi sparge i soavi fiori della primavera sul cammino della donna innamorata? Chi intreccia le inutili fronde e ne fa onorevol ghirlanda al merito di ogni maniera? Chi preserva l'Olimpo? chi riconcilia gli Dei? La gran possanza dell'uomo rivelatasi nei poeti.


     IL FACETO.
     E usatele adunque sì belle facoltà, e fate ire innanzi il lavoro poetico al modo di una ventura d'amore. Ben sapete; ci avviciniamo per caso, proviamo non so che allettamento, rimaniamo, e passo passo eccoci avviluppati: alle speranze si mescono le ansietà, alle piene beatitudini seguono le ruine, e prima che ce n'avveggiamo abbiam fatto un romanzo. Orsù, diamo noi pure uno spettacolo su quell'andare. Sol fate di cercare ben addentro alle viscere della vita: tutti la vivono; ma è nota a pochi, e di qualunque lato la sappiate pigliare la è sempre interessante. Voglionci fantasie di ogni colore e non troppa chiarezza; voglionci molti errori temperati da qualche barlume di vero, e ne riesce, senza alcun fallo, un cordiale che ristora ogni petto. E il bel fiore della gioventù vi fa cerchio d'intorno e porge orecchio alle vostre rivelazioni; e ogni tenera anima si sente stillar dentro una soave mestizia: ora è commosso questi ed or quegli; ognuno si ricorda di sé in altrui o scorge nelle vostre finzioni quel ch'egli porta nel cuore. E sono ad un tempo facili al ridere e facili al piangere; ammirano il volo del vostro ingegno, e si dilettano sopra ogni cosa degli apparimenti e degli sfoggi. Nulla contenta l'uom fatto, ma la crescente gioventù piglia ogni cosa in buon grado.


     IL POETA.
     E tu rendi a me pure i miei anni immaturi; quando il fiume del canto sgorgava rigoglioso e perenne; quando fra me e il mondo era un velo di nubi, — e il calice ancor ravvolto in sul cespo mi era presago di meravigliose fragranze; — quand'io coglieva gl'innumerevoli fiori profusi per ogni valle. Io non aveva nulla, e non pertanto io aveva a pieno; perché io avevo l'amore infaticabile del vero e la soavità dell'illusione. Rendimi il mio selvaggio talento; l'affannata felicità, la forza dell'odio e l'impeto dell'amore, — rendimi la mia giovinezza.


     IL FACETO.
     Della giovinezza, mio buon amico, tu avresti veramente bisogno, se tu fossi d'ogni intorno incalzato dal nemico in battaglia; se la corona, premio della rapida corsa, ti accennasse di lontano la meta o, se, dopo l'impeto vertiginoso della danza, tu dovessi tutta notte gozzovigliare. Ma toccare con lena e leggiadria le docili corde; muovere con piacevole errore verso un segno postoci innanzi da noi a diletto, quest'è, miei dolci vecchi, l'ufficio vostro, e non pertanto noi non vi onoriam meno. Ché la vecchiaja non ci ritorna, come suol dirsi, fanciulli, ma ben ci fa rigodere veramente della fanciullezza.


     IL DIRETTORE.
     Orsù, non più parole, ma fatti; ché mentre voi ve la passate. in complimenti, puossi far cosa profittevole. Che rilevano i tanti cicalecci di quel che si richiede a ben poetare? Nessun fervido estro agiterà mai il petto degli irresoluti; e poiché volete pur dirvi poeti, vi è d'uopo avere la poesia ai cenni vostri. Ormai vi è noto quello che ne bisogna: noi vogliamo ber forte, però mesceteci conforme la voglia, e tosto! Ciò che non si toglie a far oggi non è fatto domani, e mandare in lungo è rare volte da savio. L'uomo risoluto piglia di tratto un partito nel crine, e il tiene e seguita innanzi perché non può dismettere.

Voi sapete che sulle scene tedesche ciascuno tenta ciò che gli viene in talento; laonde non vogliate oggi perdonare né ad apparati né a macchine; giovatevi del maggiore e del minore luminare del cielo, profondete le stelle; noi abbiamo in pronto e acqua e fuoco e rocce e fiere ed uccelli; squadernate quindi in questa casipola di assi tutta quanta la creazione, e con ponderata velocità calate dal cielo, e attraversando per la terra, discendete all'inferno.

martedì 10 novembre 2015

Dj in svendita

Stamattina mentre scorrevo la home di Facebook mi è comparso un interessante post su VINYL KEEPER - KEEP VINYL ALIVE ! , ho cominciato a leggerlo e già alla terza riga la mia reazione è stata:

"PAROLE SANTE!"

L'argomento è molto semplice: PERCHE' NON DOVRESTI SVENDERTI COME DJ

Ci sarebbero forse qualcosa da aggiungere (ben poco in realtà), se riuscirò lo tradurrò anche, ma per il momento lo posto così perchè non ho tempo.

This morning, I wanted to share some thoughts with the readers on not selling yourself short as a DJ. In other words, why you shouldn’t work for next to nothing or free. In creative circles, it seems that people who are creating material: content, design, and even DJs are constantly getting undervalued. How many times has someone asked you to DJ (be it an acquaintance, a venue, company, and the like) and said these words: “We can only afford to pay you this much (insert pittance price here). Such and such said they would do it for x amount.” My response always is this: “Then hire such and such”.
continua qui...

lunedì 2 novembre 2015

Una bella festicciola (grazie!)

Sabato, come sapete, c'è stato Halloween (vedi post precedente).


Io e tutte le persone che hanno contribuito all'organizzazione eravamo fiduciosi che saremmo riusciti a mettere insieme una bella festicciola e che un po' di amici sarebbero venuti a trovarci, ma alla fine è andata meglio del previsto ed è venuta un sacco di gente.

Ora, va bene che il leggendario bar Piazzetta è ormai un luogo metafisico che va al di là del bene e del male e va bene ci siamo sbattuti al massimo, ma se la serata è andata così bene lo dobbiamo solamente a...

...VOI!

Quindi

GRAZIE A TUTTI

ce la siamo divertita, no?

E quindi per ringraziare tutti come si deve lascio più sotto una ghiotta playlist.

Ma prima, solo un paio di cose: siccome oltre a tanti amici ho visto un po' di gente nuova e siccome alcune persone hanno mostrato curiosità e interesse mentre suonavo ho pensato che fosse cosa buona e giusta scrivere due righe per spiegare un po' il blog, nel caso passassero da queste parti:
qui potete leggere qualcosa su di me, qui potete ascoltare un po' di miei dj set (oppure potete andare direttamente sulla mia pagina di soundcloud o mixcloud) oppure potete ascoltare un po' di playlist. Questo è il succo del blog ma c'è anche dell'altro, se avete voglia e tempo di spulciarlo.

Ma ora basta con le chiacchiere. Buon ascolto e alla prossima.
















giovedì 29 ottobre 2015

HALLOWEEN @ BAR PIAZZETTA

una bella festicciola al bar Piazzetta (via S. Faustino a Brescia).

Dalle 10.
La data è ovviamente il 31/10.

Evento FB

martedì 22 settembre 2015

NEW DJ SET!





Registrato un tranquillo pomeriggio casalingo.


Senza pretese e per la verità non è esattamente mixato. è più una selecta.
Però mi pare sia un bel viaggio.

Buon ascolto.

giovedì 17 settembre 2015

Dreamin Deep

siccome mi sembra proprio che questa cosa di Deep Dream stia sfuggendo di mano, ho pensato bene di farmi trascinare dalla corrente.

(clicca per ingrandire)





lunedì 31 agosto 2015

Come ordinare la collezione di dischi

Recentemente Discogs ha pubblicato i risultati di un goliardico ma utile sondaggio lanciato dalla pagina facebook, ovvero:

come ordinate la vostra collezione di dischi?



E' una lettura interessante, scoprire come grandi collezionisti organizzano un'infinità di dischi (i frequentatori di discogs sono molto tosti, il sottoscritto è un pivellino al confronto) è molto istruttivo.

i principali criteri di organizzazione sono risultati essere:
- alfabetico
- per genere

Ogni criterio ha pregi e difetti, obviously, e poi ci sono i criteri secondari (es. per anno, per etichetta... ecc...).

E io? Io ordino sostanzialmente per genere, ma in realtà finisco per mettere assieme i dischi un po' a caso finendo per utilizzare criteri molto personali e moltissimo irrazionali. Credo che proverò ad ordinarli sempre per genere, ma a seguire in base all'anno di pubblicazione. Chissà se risolverà i miei problemi di ordine...

Comunque, questo è l'articolo con tutti i dettagli. Lettura consigliata.

Danze al Laghetto

Il Vittoriale degli Italiani - Gardone Riviera (BS)
15/08/2015


"Un verso perfetto è assoluto, immutabile, immortale; tiene in sé le parole con la coerenza d'un diamante; chiude il pensiero come in un cerchio preciso che nessuna forza mai riuscirà a rompere; diviene indipendente da ogni legame da ogni dominio; non appartiene più all'artefice, ma è di tutti e di nessuno, come lo spazio, come la luce, come le cose immanenti e perpetue."
Gabriele d'Annunzio

mercoledì 12 agosto 2015

Ferie

Da ieri sera sono in ferie.
Sì, questo è un banalissimo post sulle ferie.
Ma raramente nella mia vita ho sentito così violentemente il bisogno di staccare, mai come quest'anno posso dire che so come ci si sente ad essere stressato.

Eppure ho iniziato a rendermi conto veramente di essere in vacanza e di non avere uno stracazzo da fare solo quando sono andato a dormire, ieri sera. Solo in quel momento ho realizzato che ero libero di dormire come e quanto volevo, perchè il giorno seguente non avrei dovuto rendere conto a nessuno.

E, un pochino alla volta, il mood sta diventando questo:


E ora torno a godermi le ferie.

E a chi leggerà questo post auguro di godersela alla grande in ogni caso, che sia in ferie oppure no.
Ciao cari/e.

venerdì 24 luglio 2015

Figli (incompresi) di una città minore

Se qualche giorno fa ho avuto un momento di pace in un giorno di stress infernale, domenica ho avuto un piccolo supplizio in una giornata di serenità.
Il destino mi ha regalato un magico incontro con un figlio (incompreso) di una città minore (che poi è la variazione esterofila dei figli di un dj minore).


Allora, domenica sono andato a godermi un po' di sole al lago con la mia fanciulla. Dopo la spiaggia siamo andati in un bel chioschetto per rinfrescarci con una gustosa bibita fresca (anzi, trattavasi di una centrifuga, un prodotto che mi pare di capire sia molto in voga ultimamente. Davvero deliziosa, comunque).

Lì ho incontrato un vecchio amico che non vedevo da millenni e di cui avevo perso le tracce.
Come va / come non va / cosa fai / cosa non fai ecc ecc... abbiamo attaccato a raccontarcela su con le le solite cose finchè...


finchè non è arrivata la fatidica frase:

"... e adesso mi sono trasferito qua sul lago perchè...


A BRESCIA NON C'E' UN CAZZO.


Qui, invece, si sta da Dio"





...




"Eh già! Ci vediamo, eh!"


Quante volte ho sentito questa frase, il cui messaggio subliminale, ovviamente, è:

"Brescia è troppo piccola e provinciale per me, PER ME!!! IO che sono apolide, vero cittadino del mondo che 1000 ne ha viste e 1000 ne ha fatte nella propria vita! No! Brescia non mi merita! Perchè IO valgo!"

Certo, come no.
Per carità, Brescia sarà pure una piccola cittadina un po' provincialotta però, curiosamente, quando ci sono eventi gagliardi in città queste persone illuminate non si vedono MAI. Chissà perchè.

Già.
Chissà.



martedì 21 luglio 2015

Quiete dal caos

La giornata di lavoro odierna era partita particolarmente male: in auto, mi sono ritrovato imbottigliato in un traffico infernale per un paio d'ore. Senza neppure un CD da ascoltare (dimenticati a casa...).


Poi, inaspettatamente, un piccolo momento di serenità:





e i suoni della natura a farmi da colonna sonora.

giovedì 2 luglio 2015

La dura verità

AGGIORNAMENTO DEL 06/07/2015: forse in un caso la situazione è cambiata.
Bene, ne sono felice.


Oggi purtroppo sento di dover scrivere parole amare.
Un po' di tempo fa mi è capitato di scoprire con delusione che persone che reputo amiche e che non dubito apprezzino il mio lavoro mi abbiano però fatto perdere del tempo contattandomi prima per organizzare degli eventi e senza farsi più vivi poi (roba che ho dovuto farmi vivo io - per fortuna con adeguato anticipo - per scoprire che non se ne faceva niente... no comment). Il problema non è semplicemente nel rammarico che non si riesca ad organizzare più quanto concordato inizialmente. Ma è la totale noncuranza nello sprecare il tempo altrui che mi lascia perplesso.
Credo che tutti più o meno consapevolmente si rendano conto che il tempo è una risorsa rara.
E allora, se ho la tua amicizia e la tua stima, perché abusi del mio tempo, amico?

Per fortuna credo di poter affermare che il tempo sprecato sia stato il minimo sindacale e sia riuscito a cavarmi da inutili impicci abbastanza velocemente.
Quindi, come dire, poteva andare peggio.
Ma rimane un po' di delusione dal punto di vista umano.
La verità mi fa male, lo so, ma ingoierò l'amaro boccone e via.

Comunque, sfrutto questo post per un paio di comunicazioni di servizio perché forse, certe ovvietà, è meglio chiarirle in maniera inequivocabile e cristallina:

- non ho tempo da perdere.
- Per mettere i dischi, non ho bisogno di nulla. A casa ho tutto quello che di cui ho bisogno e ci sto molto volentieri.
- Se voi per primi non vi prendete sul serio, lasciatemi perdere. Grazie.









Ok, ora torno  a fare le parole crittografate, va! Alan Turing, non sei nessuno!


lunedì 18 maggio 2015

Momenti di ordinaria ricerca

Ieri sera stavo per chiudere il PC per poi andare a dormire. 'Decido' - ma forse è stato più un gesto automatico - di dare un ultimo sguardo a Facebook: nella home vedo che qualcuno ha postato un brano in un gruppo di musica a cui sono iscritto. C'è scritto "finalmente trovato titolo!!!".

Mi incuriosisce e mi chiedo: sarà proprio quella? Sono entrato in quel gruppo per vari motivi (ci postano un sacco di roba gagliarda), ma sotto sotto avevo la speranza di trovare una traccia in particolare. Avete presente quando sentite un brano in un dj set ed è come essere investiti da un treno? E vorreste sapere tutto di quel brano ma non c' niente da fare... è impossibile recuperarne la minima informazione. Ecco, Da anni sono alla ricerca di quella traccia. E in quel gruppo forse avrei potuto trovarla.
Da mesi sono iscritto nel gruppo ed ho sentito tonnellate di musica da paura, ma di quella traccia neanche l'ombra.

Faccio partire il link.

E' lei.

Una epifania. Dopo tanti anni quelle onde sonore si sono finalmente manifestate rivelandomi la loro identità.

E' per questi momenti che vale la pena passare ore e ore a sbattersi, cercare ed ascoltare.
Ed ora, quel brano, lo posso anche suonare.

(ovviamente non vi dirò mai qual'è il brano in questione...)

PS: chi l'avrebbe mai detto che avrei trovato quella traccia tanto agognata grazie al dannatissimo social network?!

mercoledì 25 marzo 2015

Il tempo non manca?

Avete presente quella storiella che è nei momenti più duri che si compiono le imprese più vaolorose eccetra eccetra? O qualcosa del genere.

Be' io non so se sia vero o se fosse solo una efficace trovata pubblicitaria ma ultimamente mi sono accorto che tutto sommato il tempo per dedicarmi a ciò che più mi piace ce l'ho anche, solo che non avviene nelle modalità in cui me l'ero immaginato.

Mi spiego: quando penso ad esempio a leggere o ad ascoltare musica, nella mia fantasia immagino me stesso comodamente svaccato sul divano di casa, in totale relax. Invece nella realtà succede che riesco a fare queste cose nelle occasioni più disparate tipo in coda alle poste o in auto. (ovviamente in auto non leggo, ascolto solo la musica.)

Ok, forse sarebbe più bello starsene serenamente a casa, ma alla fine non posso dire che il tempo e le occasioni per dedicarmi a ciò che mi piace non manchino.

In conclusione, cosa voglio dire con questo post? Non lo so, davvero.

giovedì 12 marzo 2015

[LYRICS] Sleaford Mods - Tweet Tweet Tweet

I lavori in corso sono tuttora in corso e lo saranno ancora per un po' e finchè saranno in corso non si avrà molto tempo per mettersi dietro la consolle. Pazienza, tutte le idee che ho dovranno rimanere tali fino a data da destinarsi, l'importante è che quella che ora è "casa mia" diventi "casa nostra" (cioè mia e della mia fanciulla).

Comunque il tempo per ascoltare musica non manca ed ultimamente uno dei miei gruppi in heavy rotation sono gli Sleaford Mods. Li ho apprezzati fin dal primo ascolto anche se per un po' li ho ignorati e poi, all'improvviso, ho realizzato che sono veramente gagliardi e da allora ho iniziato ad ascoltarli a ripetizione.



Ammetto che faccio fatica a comprendere i testi e le mie blande googolate non mi hanno portato molto lontano... su Genius qualcosa c'è per fortuna e allora ho deciso di ripostare uno dei brani che preferisco.





SLEAFORD MODS
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I get a shaky start to Tuesday
Sweat stains on bus windows
I don't want ruin my coat but
That’s just the way it goes
“Cheer up you fuckin’ bastard!”
That’s all I heard him say
St George’s flag on white van
This is the human race

This is the human race
UKIP and your disgrace
Chopped heads on London streets
All you zombies tweet, tweet, tweet

These wheels are turning tricks
This bus is full of pricks
Eight hours of deadly cans’ll fuck your life
It’s [?] hassle
Dead weight is living flesh
We are no longer spesh
These grips that pull my hair
A life not lived ‘cos I don’t care

This is the human race
UKIP and your disgrace
Chopped heads on London streets
All you zombies tweet, tweet, tweet

Well I just bit half a mine
Throw myself on the Metroline
We 'ad to walk back from the train
With the Stella kicking in my brain

Well I just bit half a mine
Throw myself on the Metroline
When I walk back from the train
With the Stella kicking in my brain

lunedì 2 marzo 2015

IL FACCIALIBRO DELLA GIUNGLA (AKA IL MARKETING AGGRESSIVO DI AMICI E CONOSCENTI)




FB: hai una nuova notifica:

Giovannona Frescobalda ti ha invitato ad un evento:

"Workshop di pettinamento bambole a Frascati sul Minchio"

Ma checcazz...?!

FB: hai una nuova notifica:

Dick N. Arsowl ti ha invitato ad un evento:

"The Very Big Championship of the Chicken Torero @ Owensboro, Kentucky - US "

???

FB: hai una nuova notifica:

Giangiacomo Pistola ha postato un'immagine in cui ci sei tu ed altre 378 persone

Rimuovi tag...


Caro lettore, se anche tu quotidianamente devi smaltire un sacco di spam sul famoso social network e la cosa ti genera una sottile ed incoffessabile furia omicida, ti invito a continuare a leggere e magari a dedicare qualche minuto per lasciare un commento e condividere con me la tua esperienza come se fossimo in una terapia di gruppo... (L'ho messa giù un po' dura? Ma che, daveRo?! Suvvia, se scherza...)

Ma prima, qualche premessa.
Ho deciso di scrivere questo post mentre scrivevo quest'altro .
Non è mia intenzione sollevare una polemica... approfitto dello spunto per esternare le mie impressioni personali perché credo che certe tecniche comunicative un po' troppo "invasive", alla fine, danneggino anche chi, come me, non le utilizza per i propri eventi. Magari questi metodi non possono essere tecnicamente definiti spam, ma direi che poco ci manca.

GLI INVITI A CASO (PER NON DIRE A CA..O)
Vi arrivano mai inviti per eventi che o sono troppo inaccessibili per questioni di tempo e di spazio (tipo che sono dopodomani dall'altra parte del mondo) o riguardano cose di cui non ve ne frega una beneamata o entrambe le cose? ecco, forse io sono strano, ma proprio non riesco a provare gratitudine nei confronti di chi mi manda questi inviti. E nemmeno misericordia.
Sì, lo so che posso bloccare gli inviti e so anche che molti, per comodità e velocità, utilizzano qualche diavoleria per mandare inviti a tutti i contatti in un nanosecondo, ma il punto è un altro: non dovrebbe essere chi riceve l'invito inadeguato a doversi adoperare per difendersi dalle seccature. E' chi invita che dovrebbe selezionare i contatti da invitare con un po' di buon senso. Se la cosa richiede troppo impegno e fatica... be' allora fate a meno di improvvisarvi PR e dedicatevi ad altro, è un problema vostro. E poi, mi domando: davvero stilare un elenco di nomi è uno sforzo che richiede troppo tempo e fatica?

IL TAG BOMBING
Per tag bombing intendo quando in un post (in genere un'immagine) vengono taggati millemila contatti... una sorta di "viralità forzata".
Trovo questa tecnica molto fastidiosa perchè per dare visibilità al proprio prodotto si sfrutta lo spazio personale di qualcun altro ed infatti non sono mai riuscito ad usarla perchè mi è sempre sembrata troppo invasiva e mi ha sempre dato fastido essere taggato per scopi pubblicitari (ma io, lo ammetto, non sono un esperto di comunicazZione).
Invece in molti continuano ad usare questa splendida tecnica con estrema frivolezza e sembrano non notare che ogni volta le "reazioni" (commenti+likes+condivisioni) in rapporto al numero dei contatti taggati nel loro post sia uno "zero virgola zerozerozero..." (e tralascio il triste fatto che spesso buona parte delle reazioni sono del cugino, dello zio, della mamma, del collega ecc). Ecco, a 'sto punto... come dire... non sarebbe il caso di farsi due domande? Forse (FORSE, eh!) il tag bombing non è proprio apprezzatissimo. Ma forse sono io che non ci capisco niente di comunicazZione...

Quindi, tirando le somme e senza voler fare la morale a nessuno, se girasse meno spam sui social forse comunicare i propri eventi o altro sarebbe una cosa normale, utile ed addirittura piacevole sia per chi l'invito lo manda che per chi lo riceve. Ma mi rendo conto che questa è pura utopia.
Ognuno faccia quel che crede opportuno, per quel che mi riguarda preferisco continuare a comunicare ciò che faccio come ho sempre fatto, ovvero senza fracassare le palle ai non interessati, ma sento anche il bisogno di specificare mettendo nero su bianco che io non spammo e non voglio essere confuso con chi fa promozione selvaggia.

PS: ehm... poi a volte capita che mi dimentico di mandare qualche invito o di postare sul blog (sorry)... ma non lo faccio apposta! Che ci devo fare... sono un po' troglodita. E, comunque, tra blog, FB e quant'altro il messaggio lo invio e chi vuole riceverlo lo riceve. Quindi preferisco essere smemorato piuttosto che invadente.

PPS: Spero che le mie riflessioni non abbiano urtato la vostra sensibilità e, nel caso, che rimarremo lo stesso superamici del cuore forever!  <3

PPPS: oh, io non ho mai ricevuto 69 notifiche in un giorno (grazie a dio!)... ho scelto solo un'immagine ad effetto che ho trovato su internet.

venerdì 27 febbraio 2015

NOSTALJACK PLAYLIST 26/02/2015

Back in the early '00s.
Oggi va così, nostalgia canaglia.











PS: la festa, come previsto, è stata morigerata.


giovedì 19 febbraio 2015

DJ SET @ BAR PIAZZETTA 20/02/2015

Venerdì 20/02/2015, ovvero domani, suonerò al bar Piazzetta per il compleanno dell'amico e gestore Andreino Blesio.

PS: ieri su FB, dopo aver pubblicato l'evento, si è scatenato un mezzo delirio (che mi ha fatto passare la giornata spaccandomi dalle risate) e, tra un flame a l'altro, un amico ha invitato millemila contatti per scherzo.
Siccome mandare inviti a caso non è nel mio stile ho deciso di cogliere l'occasione per dedicare un post all'argomento.

Tra un po' di giorni però... Adesso è tempo di fare festa.

mercoledì 4 febbraio 2015

Balla che ti passa...



Recentemente sono andato a ballare con la mia fanciulla. Ci tenevo particolarmente perchè si trattava della serata che più amo; è un appuntamento mensile, ovvero non capita tutti i fine settimana.
Per me andare a ballare è sempre stato, oltre che un momento di festa, un momento di libertà nel senso di libertà dalle rogne e dai pensieri della settimana, libertà dalle dinamiche sociali, in mezzo alla pista ci si lascia andare, ci si diverte in mezzo ad altra gente, si ascolta musica gagliarda a volumi che fanno tremare le pareti eccetra eccetra eccetra. Quello che ho scritto a me pare ovvio... Ma evidentemente non lo è.
Infatti quest'ultima volta (ma non era la prima volta e so già che non sarà nemmeno l'ultima) c'erano un paio di soggetti molesti che che non avevano niente di meglio da fare che saltellare e dimenarsi in maniera sconclusionata da un angolo all'altro del locale spingendo ed andando continuamente addosso agli altri.
Ora, qualche spintone può capitare, così come capitano a tutti momenti spontanei di esuberanza. Ben vengano. Ma l'atteggiamento scatenato di questi personaggi era pianificato a tavolino e si vedeva, è stato costante dal momento in cui hanno messo piede nel locale ed erano chiaramente concentrati su loro stessi, degli altri non gliene poteva fregare di meno.

Ecco, voglio essere chiaro: questo tipo di personaggi ha rotto i coglioni.
Ma che cazzo avete da saltellare e spintonare tutta notte? Com'è che tutti i presenti riescono a scatenarsi e a divertirsi senza spingere ed andare continuamente addosso agli altri?
Perchè certe persone si comportano così?
Io non sono uno psicologo ma azzardo qualche risposta:
  • vogliono essere al centro dell'attenzione ("ehy guardatemi! io sì che faccio festa! sono un giustone cazzo!")
  • hanno voglia di provocare e litigare col prossimo (per ragioni che davvero fatico a comprendere)
  • traggono grande ispirazione da qualche pazzo pazzo film americano in cui i pazzi pazzi protagonisti vivono delle pazze pazze avventure all'insegna dell'eccesso e della perdita totale del controllo. Perchèquestosikesikiamafarefestakazzo!
  • un mix delle precedenti
La risposta probabilmente non la saprò mai.
Io so solo che lavoro e affronto rotture di palle tutta la settimana e siccome le occasioni per per stare in pace coi miei simili ascoltando musica gagliarda sono rare e siccome credo che la maggior parte delle persone che incontro la pensi come me a questi bimbiminkia dico solo una cosa:

ANDATEVENE
AFFANCULO!

Se proprio non potete fare a meno di saltellare e dimenarvi come dei tarantolati, cercatevi dei posti dove si poga fino alla morte, con l'augurio che vi arrivi un sana gomitata nelle gengive oppure mettete su un gruppo rock così poi potrete  fare tanti bei concerti in cui avrete tutti gli occhi addosso mentre vi scatenerete sul palco e potrete addirittura fare stage diving (sempre che il pubblico sia disposto a reggervi).
come dite? non vi va di pogare perchè non vi va di essere spinti o di rischiare di prendere un calcio negli stinchi?
come come? mettere su un gruppo comporta troppa fatica e perseveranza?

E allora provate a crescere, miei cari. Funziona meglio che comportarsi da idioti.

mercoledì 21 gennaio 2015

Video: il potere scientifico della meditazione

Qualche giorno fa in un gruppo di fb ho beccato questo video (in inglese con sottotitoli):




l'hai visto? semplice ed efficace e pieno di informazioni utili a mio parere.

Mi piace scrivere di meditazione anche se il tema principale del blog è un altro perchè è una pratica che mi dà molta soddisfazione ma fino ad oggi ne avevo scritto principalmente in termini di coscienza e consapevolezza e non avevo parlato dei numerosi benefici sia psicologici che fisici... be' questo video capita proprio a fiagiuolo per colmare questa "lacuna".

enjoy!

giovedì 15 gennaio 2015

Figli di un DJ minore

Cari amici, oggi ho deciso di raccontare una scena che, con poche variazioni, si ripresenta ciclicamente. Ciò che mi spinge a condividerla è proprio l'esasperazione e la rassegnazione di fronte alla ripetizione infinita dello stesso evento manco fosse il giorno della marmotta.


- Hey R, come va? senti questo nuovo pezzo techno deep minimal!!! fa paura cazzo! senti come spakka cazzo!
- ehm... non male..."
- fa paura cazzo! Cazzo, quanto spakka!
- Ti piace la techno? Uno dei miei idoli è Thomas Brinkmann, secondo me...
- Chi?! mai sentito! Ma senti qua come spakka, cazzo!
- ehm... si è fatto tardi! devo proprio andare!

Ci vediamo, eh.

A voi è mai caitato (e quante volte è capitato)? A me troppe.
Qualcuno magari starà pensando: "Ecco! Sei un intollerante: non accetti che qualcuno abbia dei gusti diversi dai tuoi!"
Eh no! le cose non stanno in questi termini. Ben venga il dialogo con tutti, ci mancherebbe. Ma, appunto, di dialogo si deve trattare ed il mio interlocutore deve essere disposto ad ascoltare. Altrimenti ciò che comincia come uno pseudo-dialogo si trasforma in breve tempo nel monologo di un ego ipertrofico.
In realtà ritengo che sia un atto di estrema civiltà (nonché un toccasana per sé stessi) tagliare corto e lasciare un esaltato da solo col suo delirio.

domenica 11 gennaio 2015

Lavori in corso




Niente musica, blog e djing oggi, ma solo quelle cose che mi fanno illudere di essere più tosto di Mac Gyver.

Ci si becca tra un po'.

venerdì 2 gennaio 2015

Tonight @ Bar Piazzetta (02.01.2015)

Stasera sono di nuovo a mettere due dischetti al Bar Piazzetta per festeggiare il compleanno della mia fanciulla.

C U there!